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Pedalando lungo la sacra Yamuna

Creato il 23 gennaio 2012 da Mariagraziacoggiola
Tra le varie Indie misteriose ce n'e' una che proprio noncapisco.  Gli induisti adorano i fiumi,l'ho visto quando lo scorso anno sono andata in pellegrinaggio alle sorgentidella Ganga (Gange) nell'Himalaya. Ma allora perche' permettono che l'affluenteYamuna, anche questa una divinita' dell'affollato panteon induista, si riduca a unrigagnolo di liquami nel mezzo di New Delhi? Grande mistero.
Ieri sono andata a un'iniziativa di una ong Swechhache ha organizzato una ''Yamuna Cycloton'', una cosa veramente da settasegreta. Proprio come il progetto Yamuna-Elbe Public Art Initiative di cuiavevo parlato in questo post. Primo per l'uso della bicicletta come mezzoricreativo, secondo per il percorso intorno al fiume-cloaca stretto tratangenziali, cavalcavia e metropolitana. Non mi stupirei se a un certo punto lamunicipalita' decidesse di coprirlo per farci sopra una nuova strada. Non e'cosi' che stanno facendo anche con un canale a Defence Colony, uno deiquartiere ricchi ma piagato da una ''nala'' puzzolente.Ai tempi del moghul, nel ''Rinascimento'' indiano, la Yamunaera lo sfondo dei palazzi reali e monumenti. Il Taj Mahal ad Agra e' costruitosulla sponda del fiume e anche il Forte Rosso di New Delhi lo era, prima che ilfiume cambiasse corso. Sullo Yamuna ci sono i mausolei dei grandi dell'India,come il Mahatma, e il fiume sacro fa parte anche di molti rituali religiosi,per esempio a Dussheira, quando ci immergono i simulacri della dea Durga. Cisono anche molti devoti che si fermano a fare un'offerta, un cocco o una candelavotiva. Non l'ho mai visto fare, ma forse le famiglie versano anche le ceneridei propri cari. Insomma e', o sembra, importante. Non era  come il Po quando ero piccola che era proprionell'oblio totale.Nonostante cio', non c'e' alcuna volonta' politica opopolare di fare qualcosa per ripulire o ripristinare le sponde dello Yamuna.
A meta' della Cycloton, dove sono riusciti miracolosamente acoinvolgere un migliaio di ciclisti, Vimlendu Jha, fondatore di Swechha edocumentarista, lo ha detto chiaramente. Il fiume e' ridotto a una fogna, dovenon c'e' piu' vita, perche' non c'e' interesse politico o economico a risolverela questione ambientale. ''Basterebbe che lo stato vicino dell'UttarPradesh  faccia entrare piu' acqua amonte in modo che il fiume possa auto depurarsi, ma in UP c'e' un altrogoverno, quello di Mayawati, ostile a quello di New Delhi'' ha spiegato confoga Vimlendu dopo aver radunato i ciclisti su uno dei pochi tratti in cui e'ancora visibile. Ha poi aggiunto una sacrosanta verita' : ''ripulire il fiume con rende soldi a nessuno, non c'e' da costruire nulla, non c'e' da muovere  cemento o acciao''.
Mi rendo conto che quello che sta facendo Swechha e' la classica goccianell'oceano, pero' bisogna pur partire da qualche parte. Per me e' statoesaltante, partire in piena notte da casa, in pieno inverno, per raggiungere ilfiume alle sette del mattino quando partiva la biciclettata. Mi hanno spiegato chenon potevano farla ad un orario piu' accettabile perche' la polizia non avrebbedato i permessi. Gia' e' stato un miracolo fermare il traffico sui ponti esulla tangenziale...e anche e' stato un miracolo che nessuno e' stato stiratoda un camion o finito in un tombino aperte o in un cratere della strada.Insomma, se conoscete Delhi potete capire che c'e' voluto un bel coraggio,purtroppo con pochi risultati mediatici e di presa sull'opinione pubblica.

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