Attraverso Messenger, Skype e WhatsApp, intrattenevano le ragazzine convincendole poi a inviare loro filmati e foto a contenuto erotico. Tra i denunciati, di varie fasce di età, figurano impiegati, liberi professionisti, studenti, operai e pensionati.
Vasta operazione antipedofilia della Polizia postale di Udine, che ha denunciato diverse persone residenti in diverse province, dal nord al sud. I membri della community, dopo avere adescato le minorenni, si scambiavano i riferimenti di contatto ed attraverso Messenger, Skype e WhatsApp, le convincevano a inviare filmati e foto a contenuto erotico.
Le indagini, avviate circa un anno fa, sono partite dalla denuncia dei genitori di una bambina di 12 anni hanno permesso di sequestrare un’ingente quantità di materiale informatico e la documentazione ritenuta utile per il proseguimento delle indagini, svolte nelle province di Pesaro, Udine, Roma, Palermo, Caserta, Vibo Valentia, Brescia, Latina, Cagliari, Avellino, Monza e Brianza, Enna, Milano, Verbania, Lecce, Savona, Lucca, Forlì e Cesena, Genova, Torino, Bari, Verona e Benevento.
Tra i denunciati, di varie fasce di età, figurano impiegati, liberi professionisti, studenti, operai e pensionati.