![PEDRO SALINAS PEDRO SALINAS](http://m2.paperblog.com/i/154/1549974/pedro-salinas-L-txWLA8.jpeg)
No, non m’occorre tempo per sapere come sei: conoscersi è la folgore. Chi ce la fa a conoscerti in ciò che taci, o in quelle parole con cui lo taci? Chi ti cerca nella vita che vivi, non conosce di te se non allusioni, pretesti in cui ti occulti. Inseguirti a ritroso in ciò che hai fatto, prima, sommare azione e sorriso,anni con nome, sarà un andarti perdendo. Ma io no. Io ti conobbi nell’uragano. Ti conobbi repentinamente, in quello strappo brutale di tenebra e luce, in cui si rivela il fondo che sfugge al giorno e alla notte. Ti vidi, m’hai visto, ed ora, nuda ormai dell’equivoco,della storia, del passato, tu, amazzone del fuoco, fremente d’esser giunta da poco inaspettata, sei così anticamente mia, ti conosco da tanto che nel tuo amore chiudo gli occhi, e cammino senza sbagliare, alla cieca, senza domandar nulla a quella luce lenta e sicura con cui si conoscono lettere e forme e si fanno conti e si crede di vedere chi sei tu, mia invisibile.