Dopo le presentazioni ufficiali e alcuni giochi di ruolo per scrollarsi di dosso la timidezza, Daniel, il coordinatore di Awake, ha introdotto gli argomenti principali del training. Una parte consistente è stata dedicata ai valori, partendo dall'idea che una persona con solidi valori ha rispetto per se stessa e per la propria vita, e prima di agire in modo sciocco e prendersi l'AIDS, magari ci pensa su due volte. O anche tre.
Perchè i valori sono importanti?
Perchè, dice uno dei cartelloni realizzati durante il training, portano rispetto e dignità, ci rendono indipendenti e liberi, ci offrono protezione, ci aprono il cuore [e la testa]. Ma la motivazione che mi ha colpito di più è la prima.
Perchè portano felicità nelle nostre vite.
Nella top ten dei valori, la classifica riportava:
1. amore
2. onestà
3. giustizia
4. rispetto
5. umiltà
6. perseveranza
7. castità
8. fedeltà
Mi sono piaciute alcune definizioni:
Love = devozione verso qualcosa e profondo interesse/coinvolgimento per il benessere degli altri. Amore che può essere figliale, passionale, fraterno, divino.
Perseverance = determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Non mollare davanti alle difficoltà che si possono incontrare.
Chastity = purezza spirituale, morale e fisica. Che è diverso dal dire ai ragazzini: non fate sesso, suggerimento che non funzionerebbe, a mio parere. L'idea è di far capire loro l'importanza di amare e amarsi con rispetto. Perchè c'è in gioco la propria vita, e non è un modo di dire o una frase fatta. Perchè a Karungu di AIDS la gente muore. Tanta. Troppa. Tutti i giorni.
I peer educator, nelle loro divise di colori diversi, erano molto partecipi, rispondevano e facevano domande, prendevano appunti, e si sono prestati anche a mini balletti per rendere le lezioni più movimentate e scherzose.
In this video: H - I - V
Durante il training si è parlato anche della capacità di pensare con la propria testa, di non lasciarsi influenzare dall'esterno, di fare le proprie scelte in modo consapevole, di dedicarsi agli altri ma anche a se stessi. Tutte cose forse già sentite ma non sempre ascoltate. E che a volte è bene ripetere e ripetersi, non solo quando si ha 13 anni.