Certo potrebbe sembrare una domanda retorica, ma bisogna porsela, non si può continuare a far finta di niente e rimandare il problema, alla resa dei conti il prezzo da pagare potrebbe essere davvero salato, e sto usando un eufemismo.
Qualcuno, infatti, comincia a parlare di effetti “devastanti” per le nostre economie, e personalmente non ritengo che siano esagerazioni, da anni e anni stiamo immettendo nel settore finanziario quantità inimmaginabili di liquidità per far ripartire la crescita e ciò che abbiamo ottenuto è che in Europa la ripresa è asfittica, negli Stati Uniti si sono raggiunti risultati labili, tanto labili che non si riesce neppure a parlare di un aumento dello 0,25% dei tassi, “l’atterraggio morbido” della Cina ha più i connotati di una caduta rovinosa, gli altri Paesi emergenti si trovano ad affrontare giganteschi problemi “sociali”, ed infine non parliamone neppure di Russia e Giappone.
Sono il solito pessimista? Quello che non vede le opportunità e scorge solo i pericoli? Me lo auguro dal più profondo del cuore, ma non sarei in pace con me stesso se non mi ponessi tutti questi dubbi sul futuro dell’economia planetaria.
Sia ben chiaro che io non ho una soluzione a tutti i problemi del mondo, ciò che però mi sento di sostenere è che se continuiamo a non affrontarli, a procrastinarli, la sola cosa che otteniamo è che quando esploderanno le conseguenze saranno ancora più distruttive.
Ciò che mi sento di dire con assoluta convinzione è che non si possono risolvere i problemi economici semplicemente stampando della moneta senza che essa rappresenti un valore, capite che non può essere quella la soluzione?
Anzi, non solo quella non è la soluzione, bensì è il problema.
Ricordate quando scoppiò la crisi finanziaria, si disse che il problema era stato creato dal fatto che le Banche, negli Stati Uniti, erano diventate troppo grandi per fallire. VERO! Era assolutamente vero!
Ma quale fu la soluzione?
Quella di fondere ulteriormente le Banche fra di loro, facendole così diventare ancora più grandi! Sono contraddizioni gigantesche che vanno sempre evidenziate, perché occorre riflettere su questi aspetti.
I debiti degli Stati erano arrivati a minare l’economia reale, togliendole “l’ossigeno finanziario” di cui necessita.
E quale fu la soluzione?
Aumentare ancora di più il debito!
E non solo in questo modo stiamo continuando a togliere l’ossigeno all’economia reale, ma creiamo un altro problema: chi lo compra questo debito pubblico?
E quale soluzione abbiamo trovato?
Stampiamo ulteriore moneta!
Capite che in questo modo il problema lo stiamo ingigantendo e non risolvendo?
Ed allora non mi resta che ricordare Ludwig Von Mises:
Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un’espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell’abbandono volontario di un’ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto”
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro