immagine tratta dal web
Ero convinta che le emozioni, le ansie e i dubbi che accompagnano ogni neomamma fossero irripetibili.
Ero certa che non mi sarei emozionata quando Greta avrebbe detto per la prima volta "mamma".
Ero certa di essere più sicura nelle mie scelte.
Ero certa che non avrei provato quella stretta allo stomaco quando sarei rientrata a lavoro.
Ero certa che non avrei potuto amare un'altra bambina quanto Giada.
E invece...
Quando Greta ha detto "mamma" mi si è stampato un sorriso sul viso manca avessi avuto una paralisi facciale.
Piango all'idea di dover lasciare la baby sitter per l'ingresso al nido (se mi avesse lasciato Lui forse starei soffrendo meno).
Quando dovevo rientrare a lavoro mi sentivo male. Questa maternità me la sono goduta come mai avrei immaginato.
Ero meno sola rispetto a quando è nata Giada, ho visto le mie amiche quasi ogni giorno e tutti i pomeriggi scappavamo al mare.
E poi sì mi sono goduta Giada come non ero mai riuscita a fare.
E soprattutto amo Greta come mai avrei pensato fosse possibile.
Sono due amori immensi e indescrivibili, ma sono diversi.
Mentre con Giada è una storia d'amore consolidata, quello per Greta è un amore diverso.
C'è il senso di protezione che solo un bimbo piccolo, secondo me, può dare.
E' un innamoramento nei confronti di un esserino che non sai ancora che personcina diventerà.
E' un amore struggente di quelli che non sai se sarà corrisposto (poi Lei mi vede, vede la tetta e sono certa di essere la sua rockstar preferita)
Mai come questa volta sono stata felice di sbagliare.
Vorrei averli però due peli sul cuore.
Quella certezza che andrà tutto sempre bene.
Nonostante tutto...