Magazine Diario personale

pelle a pelle

Da Verdeacqua @verde_acqua
pelle a pelle
Il caldo ha i suoi lati positivi.
Non hai scuse e devi stare in mutande
Puoi, anzi, devi mangiare tantissimi ghiaccioli
Se hai una cognata con la piscina devi andare a far mettere in ammollo i bambini o muoino di caldo. E così vai in piscina a scrocco e il caldo non lo senti più tanto.
Non ti devi preoccupare di metterti un pigiama o qualcosa di simile, tanto dormi in mutande e ti senti molto più libera di addormentarti sul divano.
Sei autorizzato a spruzzarti litri di acqua termale spray che costa come l'oro.
I tuoi figli hanno un pò meno energia e i danni provocati quotidianamente sono quindi in diminuzione. Tu pure hai meno energia ma questo è un altro discorso.
Tua suocera non attraverserà il giardino sotto il sole cocente per presentarsi senza preavviso nei momenti più sbagliati come al solito (altro buon motivo per cui puoi rimanere in mutande).
Birra, birra, birra. Ghiacciata.
Dimagrisci per forza.
Non cucini più perchè fa troppo caldo per accendere i fornelli e vivi di pesche e prosciutto. Tutti vivono di pesche e prosciutto.
Puoi lamentarti perchè fa caldo.
Poi ci sono i giorni come ieri. Trentotto gradi fuori, forse trentacinque dentro, e Lei con trentanove di febbre (ha battutto tutti). E cosa si può fare quando si ha la febbre? Accozzarsi. Facendo una tenerezza pazzesca, pari al livello di appiccicosità sudaticcia che comporta.
E visto il caldo ti docci. Tu e Lei. Voi due, le donne di casa. Pelle a pelle sotto l'acqua fresca che scorre. Lei che prova a prendere ogni goccia che cade, che ride appena le sembra di afferrarne una. Lei che appoggia la testolina e si accoccola nell'incavo tra spalla e collo, che tanto le si addice, rilassata, morbida, liscia e finalmente fresca. Lei che parla, parla, parla con te e con la boccetta di shampoo, la maniglia del box doccia, la spugna, e tu che puoi solo provare a immaginare cosa dica davvero, immaginando come sarà quella voce tra uno, due, tre, quattro anni. A come dirà mamma con intenzione, a come dirà no, a come canterà una canzone. I bambini che cominciano a parlare sono uno spasso, sono musica.
E poi si riaccoccola e ti guarda ed è uno di quei momenti in cui rivedi tutto quello che hai passato per averla lì, pelle a pelle.
E sei grata a questo caldo che ti fa fare un sacco di belle docce.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog