Pelle della madonna: How to

Da Lazitellaacida
Razionale come sono non urlerei al miracolo se non ci fossero davvero le basi per farlo. Per questo non parlo di trattamenti anticellulite e per questo non me la sento ancora di dire che Bio Oil stia facendo chissà quali grandi cose sulle mie smagliature. Invece mi sento di parlare tranquillamente del miracolo Kiehl’s. Voi sapete che sono già fan del brand e che finora ho già largamente endorsato l’uso dell’unico siero notte che valga la pena acquistare e cioè il Midnight Recovery (e anche della crema da giorno Abyssine con SPF 23) quindi quando mi hanno chiesto se volevo approfittare di una consulenza esclusiva con uno specialista Kiehl’s ho accettato subito senza pensarci un attimo.
Partiamo dalla premessa che ho fatto alla consulente: “ho una pelle di merda perché ho l’ovaio policistico quindi per quanto possa mettermi d’impegno non avrò mai la pelle di porcellana”.
Sarà che volevo lavarmi la coscienza, sarà che sono arrivata sudaticcia perché aveva piovuto-ma faceva caldo-ma c’è il sole-ma sta piovendo, mi ero anche presa la briga di schiacciarmi un brufolo mentre ero in ufficio, così, tanto per mostrarmi al meglio delle mie possibilità. La consulente non si è spaventata per nulla ma mi ha appoggiato una cartina ai lati del naso e sulla fronte (laddove sono unta come una piastra per salamelle fuori dal Forum di Assago) e ho aspettato la conferma di quello che pensavo e cioè “hai una pelle mista, un po’ grassa”. MA DAI. Ultimamente mi sto struccando con il mio solito BFF Occhi della L’Oreal, l’acqua micellare (la mia amica contrabbandiera che me la importa dalla Francia ha finito le scorte ma mi sto trovando molto bene anche con quella della L’Oreal) e il sapone Dr. Bronner. Tuttavia, sono perfettamente conscia del generale peggioramento della mia pelle (e non era a causa del fondotinta YSL come disse l’estetista cinica ma, ne sono sempre più certa, di un dosaggio ormonale sbagliato nella pillola che sto prendendo e che spero di cambiare presto) e consapevole di non poterci fare sostanzialmente nulla, se non una maschera astringente settimanale. L’amica consulente Kiehl’s però ha pronunciato quella parolina magica che mi ha ricordato prodotti miracolosi acquistati in passato a New York e mai più rivisti in terra italica. Scema io che non li ho più cercati. Acido salicilico – MY NEW BFF La mia nuova routine prevede:


_DetergenteBlu Herbal Gel Cleanser  Un goccino, due volte al giorno dopo struccata e un piacevole odore di menta si sprigionerà sul viso. Deterge, rinfresca e asciuga i brufoli schifosi. _Tonico all’argilla Rare Earth Pore Refining Tonic (ogni mattina uò uò) Sul dischetto, dopo il detergente, una passatina sulle zone più martoriate dai brufoli e da me. La sensazione è quella di strofinarsi la faccia sull’argilla, ma bisogna dire che in effetti asciuga l’asciugabile. _Crema gel da giorno Ultra Facial Gel Cream Fresh Idration  Con mia somma incredulità e nonostante i miei grandi occhioni da bambolina sventolati alla consulente, mi sono sentita dire che la mia amata crema Abyssine era sbagliata per me ora, in questo preciso momento storico della mia pelle, esattamente adesso. E in effetti io non ci avevo mai proprio pensato alla possibilità che una crema con cui mi trovo bene d’inverno non mi vada ugualmente bene anche d’estate. Cioè, mi ritrovo a pensare alle esigenze della pelle per termini un po’ più assoluti (prevenzione rughe, SPF, idratazione normale, protezione da fattori esterni come lo smog) senza pensare a caratteristiche più triviali come la texture o la consistenza sulla base del clima. E invece, scema me. Non usavo una crema in gel da quando ancora vivevo con i miei e leggevo Top Girl quindi quando me l’ha proposta mi sono rifiutata all’urlo di “ma mi fa pellicola sulla faccia!” ma la consulente che grazie a dio ne sa più di me mi ha detto “fidati, provala”.
Amiche dal giorno dopo, ripeto DAL GIORNO DOPO: MAI PIU’ salviette del bagno tamponate sulla faccia alle 11 e alle 17. MAI PIU’ fronte lucida come l’asfalto della tangenziale ad agosto. MAI PIU’ naso riflettente come un parafulmine.

Giuro: sono bastate queste 3 cose. Avevo una specie di giardino di brufoli sul collo dalla parte destra che se prima era un continuo proliferare di bulbi (morto uno ne nasce un altro poco più in là, fino alla totale scomparsa del mio viso), adesso si è completamente asciugato. La maschera astringente mi sono pure dimenticata di farla questo week end, ma ho fatto:


_Peeling notturno Over-NIght Biological Peel  Questo è il prodotto più difficile per il momento: avevo dei campioncini in passato e non so se perché sbagliavo dosaggio (me lo mettevo tutto, sai mai di metterne troppo poco) ma la sensazione di andare a dormire con il viso UMIDO non è mai piacevolissima. Una dose dovrebbe essere sufficiente per coprire leggermente tutto il viso (ma per sicurezza mettete comunque un foulard sul cuscino) e favorire la rigenerazione cellulare durante la notte. Aiuta pure a cancellare macchie e a uniformare la grana della pelle. _Tonico Blue Astringent Herbal Lotion Questo tonico invece è da usare ogni sera uò uò perché più aggressivo e consente alla pelle di tonificarsi, levigarsi e rigenerarsi ed essere pronta per ricevere e assorbire al meglio il trattamento notturno. _Micro Blur Skin Perfector  Si chiama Micro Blur Skin Perfector ma io lo chiamo PHOTOSHOP. Si tratta di una specie di pasta colorata che va applicata dopo aver completato la base (ripeto, DOPO, non è un primer) o anche sul viso struccato dopo l’idratante. Il colore ricorda l’hummus ma è così solo perché è fatto con pasta di lenticchie (eh?) ma non colora assolutamente la pelle. Piuttosto, come una passata di “fluidifica” uniforma il viso senza dare la sensazione di passarmi il philadephia sulla faccia (come nel caso del Pore Minimizer di Benefit) e rende il viso perfettamente omogeno senza lasciare alcuna fottuta traccia. Ripeto, se non vedessi il miracolo non parlerei di miracolo.
Pare ovvio che mi porterò tutto il malloppetto in vacanza perché ormai è un mai più senza e sono ora più certa che mai di tornare dalla consulente non appena il clima cambierà (se cambierà, visto che la chiamavano estate ma estate non era).
Altra new entry nel beauty case (o per meglio dire, sulla mensola del bagno perché non mi fiderei mai a mettere il barattolo nel beauty) è il mitico OLIO DI COCCO.

Sono mesi che nei siti di beauty non si parla d’altro: pare il prodotto più versatile del mondo, dalla cucina alla cura dentale, dai capelli, alla pelle. Un prodotto, mille applicazioni. Non sono ancora piegata del tutto alla moda ma pur di mantenere in vita i miei capelli sarei in grado di vendere le mie borse, ecco perché mi sono fatta arrivare questo megabarattolo dall’Inghilterra (ringrazio la Snob per il suggerimento) e domenica ho provato per la prima volta a fare un impacco pre-shampoo. Quando ho aperto il vasetto e ho immerso la mano mi è sembrato di sprofondare in un secchiello di Bounty sciolto quindi tenerlo in testa per un tempo imprecisato (almeno un paio d’ore ma non ho tenuto traccia) non mi ha dato alcun fastidio anzi, m’ha fatto venire fame! Ero riluttante all’idea di fare un impacco pre-shampoo perché credo che il capello assorba principi nutritivi molto di più quando pulito e non prima. Mi sbagliavo. Ho risparmiato tempo e fatica perché facendo l’impacco al cocco (non ci ho inzuppato i capelli ma l’ho applicato solo sulle punte, quelle più chiare e fragili e li ho raccolti in uno chignon senza nemmeno la pellicola, a livello di sbatty è anche meglio della maschera post-shampoo) ho pure saltato 2 step della mia solita routine dei capelli (la maschera nutriente e l’olio a capello bagnato). Già dopo l’asciugatura ho notato quanto in effetti erano più setosi e disciplinati e l’effetto è stato ancora più evidente la mattina seguente quando ho usato la piastra per farmi i boccoli.

A sapere di avere la mattinata libera di sabato o di domenica a mio avviso è tutto tempo ben investito, soprattutto mentre si fanno attività moralmente edificanti come farsi la pedicure, cambiare le lenzuola e mettere a lessare i fagiolini.
Infine, ultimi grandiosi acquisti degli ultimi mesi: BB cream di Dior e la tinta per labbra YSL.

Scelta a furor di popolo dalle vostre segnalazioni su Twitter confermo tutto quello che di buono si dice sulla BB Cream di Dior: copre, è più leggera di un fondotinta e non la ritengo civilmente responsabile della mia pelle lucida pre- Kiehl’s. Abbinata con “Questa Cosa di Chanel” che mi porto in dote dall’anno scorso (la polvere Les Beiges) riesce a non farmi sembrare morta e a nascondere il minimo indispensabile. Inoltre una dose è sufficiente per tutto il viso.
Il rossettino Yves Saint Laurent lo lumavo da tempo e mi sono decisa ad acquistarlo solo durante un triste pomeriggio depresso al Sephora di Porta Nuova. Cercavo un rossetto per l’estate né troppo lucido né eccessivamente mat, di un colore che mi donasse sia da pallida che da abbronzata. Insomma, du cosette. Ivo San Lorenzo mi ha anche facilitato di molto le cose perché quando si è in un pomeriggio depresso anche scegliere un rossetto diventa più difficile che risolvere un equazione algebrica, e infatti ha diviso i colori disponibili secondo il colorito della pelle e BAM, la scelta è fatta. Grazie Ivo, a prova di scema.
Ho concluso le review e vi risparmio la scelta sulle creme solari, lunedì parto per le vacanze e fino a settembre sarà solo un lento stillicidio di aggiornamenti Instagram dalla Sardegna.
Buone vacanze!

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