Pelle di serpente
La morte e la vita. L’indifferenza e la solitudine.
Ma nel centro la speranza e la rinascita.No. Non posso credere che l’incomunicabilità allontani l’amore .
Essere donna ora ,essere me stessa,e cambiare e sentire che dentro qualcosa sta cambiando.
E fuori sentieri oscuri.Persone che sfuggono. Che non si lasciano penetrare.Neppure a distanza.
Paura non mia.Io non ho piu’ paura di essere.Ho lasciato che la morte morisse accanto a me,e nulla piu’ puo’ farmi paura.
Ma attorno a me sento un serpente che striscia silenzioso.Persone che temono di affrontare la realtà,che si nascondono.
No.Non lo posso credere .
Si dovrebbe permettere che la nostra pelle si rinnovi,come fa il serpente,che cambi colore,che si adatti al mondo che si trasforma.
Altrimenti ci resterà attaccata la pelle di pecora che preferisce seguire l’onda e nascondersi tra la folla per non rischiare,o mentire per non essere costretti a guardarsi allo specchio e magari guardare negli occhi il mondo e scoprire di non avere vissuto mai fino a quel momento.
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