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Pena il volontariato

Creato il 06 febbraio 2016 da Simone D'Angelo @SimonDangel
Pena il volontariato

In Piemonte gli studenti sospesi vengono sanzionati con la partecipazione ad attività sociali

Come si fa ad evitare le “punizioni” a scuola? In Piemonte da otto anni gli studenti degli istituti superiori di secondo grado, anzichè essere sospesi per cattiva condotta, vengono “condannati” a seguire percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari quali servire i pasti ai senza fissa dimora o aiutare volontari che si prendono cura dei disabili e dei bambini in difficoltà.

Gestito dal Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte l’iniziativa nasce con l’obiettivo di prevenire il disagio sociorelazionale e ambientale dei ragazzi a partire dal principio che un comportamento errato possa essere migliorato attraverso il coinvolgimento in un iter educativo di recupero.

L’ufficio scolastico segnala i ragazzi sottoposti a sanzione alle associazioni no profit e cooperative con cui stende una convenzione che garantisce la copertura assicurativa degli studenti, un percorso personalizzato sul profilo di ciascuno di loro e l’affiancamento di un tutor. Le attività si tengono su un arco minimo di tre mezze giornate o al mattino, in sostituzione delle lezioni, o al pomeriggio in orario extrascolastico, nel caso in cui sia obbligatoria la frequenza degli insegnamenti.

Dal 2008 ad oggi 1200 alunni hanno seguito la formazione alternativa e 80 scuole, di cui una cinquantina solo a Torino, hanno aderito al progetto. Dopo l’esperienza il 10% dei giovani non ha più lasciato il terzo settore e in alcuni casi, alla fine del ciclo scolastico, lo ha scelto per la propria professione.

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