Pendolari, altri ritardi: 89 minuti sulla Mantova-Cremona-Milano

Creato il 11 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

“Treno 2659 sta viaggiando con 87 minuti di ritardo, treno 2661 sta viaggiando con 36 minuti, un disastro senza precedenti. É da giorni che é così….Basta!”

Questo il messaggio postato da Alessia Manfredini, consigliere comunale Pd, a bordo del treno del tempo che non passa mai, delle lancette che si fermano come per una maledizione infernale. Altri passeggeri pubblicano la loro rabbia, il nervosismo, la delusione per un’inefficienza che dopo anni e anni e proteste non trova alcuna motivazione.

foto scattata col cellulare da una passeggera e postata su Facebook

C’è chi, fra i viaggiatori, lancia l’appello di non fermarsi alle proteste con il primo ferroviere che s’incontra, ma di arrivare ai veri responsabili, in alto. E c’è chi non ne può più di Trenord e invoca il ritorno di Trenitalia. L’ad Biesuz di Trenord è stato arrestato ai domiciliari, ma per il fallimento di Urban Street, un’altra società che ha chiuso nel 2011.

Secondo un altro viaggiatore, la politica deve prendere atto della situazione di Trenord. L’ad è ai domiciliari, come può la società andare avanti così?

Invece nessuna decisione. E’ campagna elettorale, si teme chissà quale contraccolpo. E i pendolari, nonché elettori, lavoratori, studenti, pagano in prima persona.