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Penne alla carbonara

Creato il 27 marzo 2013 da Renzomazzetti
Il mangiatore di pastasciutta di Renato Guttuso.

Il mangiatore di pastasciutta di Renato Guttuso.

Le mascelle sono possenti e con il loro movimento micidiale tritano tutto. L’attività cerebrale esalta la sostanza dell’essere e stimola l’appetito della mente affamata dalla volontà di conoscere che si eguaglia all’appetito del corpo. A casa nostra non avevamo mai mangiato le penne alla carbonara. Quando le cucinai mia madre rimase sorpresa: non avrebbe mai immaginato che alla scuola del Partito Comunista Italiano insegnassero a suo figlio anche quella gustosa ricetta. Se trasformerete il movimento mascellare nel movimento di massa tutti i lavoratori faranno la rivoluzione, un compagno a Roma scherzava mangiando. Anche i nostri vicini di casa ci fecero delle risate lunghe e rumorose. La storia non è fatta dai ” se ” e neanche dagli esempi culinari. La famosa cuoca di Majakovskij non ha governato in nessuna una nazione. (Ricordo da un racconto di Tirella).

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B   O   L   G   H   E   R   I

Oh! Quanta Luna

tonda e bianca

grossa grossa si appoggia

sulle punte degli alti cipressi.

Bolgheri di notte

ammiravamo un posto nascosto.

Scomparso reciproco timore

un po’ di gioia appare

in confidenza sguardi

nel buio lumini ansiosi.

E fu mia speranza

volontà tua di conoscere

entrare nella galleria

dove non finivano quei cipressi?

Vivevo ogni attimo

nella scoperta d’ogni palpito

e le nostre sensazioni

quelle che fantastico

e quelle che rivivo

non hanno avuto seguito.

Nel ritorno chissà perché

avevo preso per Volterra.

Ora sono in casa a San Miniato

ai fornelli alle due di notte:

Spaghetti allo Zafferano

bicchier di vino rosso.

La colpa di quest’appetito

è della Zuppa di Bolgheri

ch’ha fatto d’antipasto.

Non sono come Lui

ma da me s’emana

un alito da poeta.

Nella velleità

del parlarti ancora

questa scrittura.

Grazie a te per la gita

al mare di Cecina.

Nella speranza

che tu mi chiami

accendo il cellulare

e vado a dormire.

E rivedo Bolgheri.

Conto i cipressi.

Assaporo labbra salate.

-Renzo  Mazzetti-

(da ”Miraggio”, anno 1998)

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