La serie, diversamente, è di una qualità straordinaria. La cura nel mettere sul piatto un banale racconto su Frankenstein o Dracula è fatta tramite una rilettura originale dei personaggi, molto più reali e spaventosi nell’esagerazione della propria mostruosità. Il vampiro non è un romantico essere dal cuore spezzato, ma una creatura deforme e vampiresca che ha ben poco di umano, glabra e con fauci da predatore (niente canini); per contro la creatura di Frankestein è un essere intelligente e vendicativo, istruito e condannato a una immortalità ben poco appagante. Nella serie, attraverso storie che si intrecciano tracciando un’unica storyline, compaiono anche Dorian Grey, Van Helsing, Mina Murrey e altri personaggi minori dei singoli racconti. Dai cinque degli otto episodi previsti emerge però il talento indiscusso di Eva Green, vera regina dello show impegnata nel difficile ruolo di una donna posseduta da un antico spirito che vuole ricongiungersi con Dracula, personificazione del dio egiziano Amon-Ra, nonchè male puro. Convulsioni, poltergeist, possessioni e scene di sesso che lasciano poco all’immaginazione fanno dell’interpretazione della Green una interpretazione magistrale, dal quale è difficile non sentirsi toccati.
Il plot della prima serie prevede una caccia all’uomo perpetrata da Sir Malcon Murrey (Timothy Dalton) per ritrovare sua figlia Mina, rapita da una misteriosa entità sovrannaturale (Dracula).Nel farlo avrà bisogno di reclutare una squadra di individui fuori dal comune con “particolari doti”: Vicktor Frankenstein (per trovare una cura alla malattia del vampiro di cui Mina è affetta), Vanessa Ives (medium capace di comunicare a distanza con Mina) e Ethan Chandler (cacciatore abile con le armi da fuoco). Gli ascolti di Penny Dreadful in America sono andati da schifo, non raggiungendo mai il milione di spettatori (il Trono di Spade ne registra una media di 18) ma la Showtime ci crede e il 4 giugno ha confermato una seconda stagione per il 2015.