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Pénombre – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 10/04/2014

Cover Pénombre

Mobile TESTATO SU
MOBILE

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: BulkyPix

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 13/03/2014

VISITA LA SCHEDA DI Pénombre

Pro-1Belle visuali Contro-1Effetti sonori irritanti

Pro-2Gameplay immediato... Contro-2… Ma grezzo e poco rifinito

Contro-3Animazioni non al top

Molto spesso l’apparenza inganna tant’è vero che a volte ci troviamo dinnanzi a produzioni di primo acchito interessanti ed intriganti, ma che alla prova con mano rivelano tutta la loro leggerezza. Capita sempre più spesso nel settore mobile, dove videogiochi presentati tramite cutscene d’alta qualità poi risultano essere veri e propri flop, vedi Violett di cui abbiamo parlato sulle nostre pagine qualche mesetto fa, ed in parte il discorso è da espandere anche a Pénombre, recente running game di Empty Flask Games e Bulkypix.

penombre-evidenza

CORRO E SALTO, TORNO A CASA

Come ogni titolo del genere, trattandosi di un endless side-scroller, le premesse d’azione in Pénombre sono davvero basilari: nei panni di Umbra, una strega, dovremo arrivare indenni alla nostra abitazione evitando le tante creature e pericoli disseminati lungo il percorso. Di primo acchito, complice anche l’arte visiva ispirata, l’atmosfera cupa e le visuali d’impatto, il videogioco di Empty Flask Games sembra avvicinarsi tanto ad altre piccole perle mobile che abbiamo avuto modo di assaporare in passato, al contrario: dopo questa prima, strepitosa impressione, il contorno sarà un calare costante di enfasi e divertimento. I motivi son presto detti, partendo da un gameplay diretto ed immediato – adatto alla tipologia del genere – tramite il quale dovremo soltanto compiere dei salti per evitare creature (lupi, pipistrelli e così via) o piante ed ostacoli, che però è pesantemente compromesso da un comparto animazioni grezzo e poco rifinito. Ci spieghiamo meglio: lo scopo è quello di superare indenni sette location di gioco, ciascuna caratterizzata da una lunghezza di mille metri, e per farlo il giocatore di turno dovrà affidarsi a riflessi, salto e doppio salto, questo dovrebbe bastare perché si possa averla vinta in-game. Invece no, dato che il team di sviluppo non ha perfezionato le meccaniche di gioco, rendendo l’azione del salto poco fluida, tanto da far sfociare un semplice passatempo in dannata frustrazione.

Spesso problemi del genere si son manifestati in titoli mobile, magari per una fluidità del motore di gioco non sufficientemente elevata, in Pénombre invece il problema è da tutt’altra parte: le animazioni sono abbozzate e questo rende spesso e volentieri ingestibile l’enorme frenesia messa in mostra da questo tipo di gameplay. Vi toccherà, così, farci la mano, tentare il tutto per tutto, anticipare un po’ il salto, o ritardarlo, cercando di arrivare al tanto ambito traguardo che sbloccherà l’accesso al prossimo regno. Un’impresa più facile a dirsi che a farsi, anche tenendo conto della lentezza con cui l’input tattile dato sul touch screen viene rilevato dal gioco. Un peccato, considerando comunque il lavoro artistico di pregio portato a termine dagli sviluppatori, a cui è seguita un’attenzione nel diversificare gli ostacoli nei livelli, o nell’introduzione di speciali power-up (da raccogliere saltando) che possono essere usati per ripristinare la salute, diventare immuni dagli attacchi di piccoli animali e via dicendo. Il titolo in realtà prevede anche un sistema di acquisti in-app riguardanti i power-up, di cui sinceramente non abbiamo mai sentito l’importanza, proprio perché il problema di Pénombre è strutturale e risiede tutto nell’imprecisione con la quale salti ed animazioni si susseguono nelle fasi di gioco sempre concitate, che finiscono così per rovinare davvero l’esperienza, in quanto sarà una continua corsa verso l’impossibile, o quasi, da prendere con le molle se siete già stressati di vostro…

Non finisce qui, perché il running game edito da Bulkypix, a fronte di una componente artistica di rilievo, come già ribadito più volte, si getta la zappa sui piedi proponendo effetti sonori al limite dell’orrendo, non adatti al contesto ed alle atmosfere di gioco. La musica di sottofondo è invece passabile, ma per godere di quest’ultima sarete costretti a sorbirvi anche l’effettistica; in poche parole, il rischio è quello d’esser costretti ad abbassare del tutto il volume, mentre accumulando minuti di gioco vi accorgerete di quanto sia difficile accettare tanta superficialità in quello che sarebbe potuto diventare un videogioco ben migliore di quello confezionato dagli addetti ai lavori.

Pénombre – Recensione IN CONCLUSIONE
Pénombre, a conti fatti, è tutto quello che non ci saremmo aspettati dopo una presentazione accattivante, artwork e stile artistico straripanti. È proprio il caso di dire che all'arte, in tal caso, non si è affiancato un gameplay in grado di tenere incollati allo schermo. Si tratta soltanto dell'ennesimo gioco appena decente per mobile, ma assolutamente non perfetto od originale; se amate questo genere di produzioni, titoli come Canabalt rappresentano ancora il giusto compromesso tra immediatezza, tecnica e precisione nei controlli. ZVOTO 6
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