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Pensare Geronzi

Creato il 09 maggio 2011 da Lucas

Pensavo Geronzi, pensavo male. Così intensamente male che, di colpo, sono stato costretto a sdraiarmi sul divano, prono, e a mettermi una mano nei coglioni per contarmeli, così, per essere sicuro che fossero sempre due. Pensavo Geronzi e un subbuglio allo stomaco mi è preso. Chiudendo le imposte sul far della sera, guardando il puntino di Vegas in diretta a 8½, ho pensato Geronzi e ho ululato, di modo che la volta celeste diffonda nelle orecchie del superno ecs presidente de le Generali l'eco del mio tormento. Pensavo Geronzi, contavo le stelle, e mi sono reso conto che esse sono molte meno dei suoi euro percepiti. La temperatura percepita. La ricchezza e la povertà, il fetore e la fame percepita. Pensavo Geronzi mezzo morto, appeso a un filo, proiettato sullo schermo, testa incastonata in una roccia diaccia de lo 'nferno. Pensavo Geronzi e a un bazooka, cazzo, no: meglio un kazoo per far esplodere la mia indisposizione, la mia indigestione, il mio disturbo. Pensavo Geronzi, penso a me che ora corro in bagno, che tiro lo sciacquone e preparo l'acqua tiepida pel bidet.

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