Qualche giorno fa, con degli amici, ci siamo trovati alle due di notte a leggere epitaffi famosi su internet. Vi giuro che tutto è partito da una discussione normale, da gente grossomodo sana di mente; se non ve ne siete mai occupati non potrete credere alle epigrafi non convenzionali che ogni tanto si possono leggere… se l’ironia da sempre è giudicata sintomo di intelligenza, l’autoironia di grande intelligenza, l’ironia post-mortem (o più propriamente il gallows humor) è segno di immensa devozione all’ironia e quindi all’intelligenza umana, se non per la battuta in sé quantomeno per la scelta del tempo comico definitivo. Se non avete mai pensato alla vostra epigrafe tombale perché la cosa vi fa tristezza, oppure perché non farete in tempo a scriverne una in quanto avrete altre cose da fare, tipo morire, potete scegliere un epitaffio già pronto che trovate di seguito, ovviamente non chiedo niente in cambio, giusto la vostra anima…
“Non piangete per me, ho finalmente la scusa perfetta per non fare un cazzo” (per pigri cronici).
“Mai stato così comodo, ci passerei l’eternità” (per pubblicitari e televenditori).
“Sono momentaneamente non vivo, ma farò ricorso” (per avvocati rampanti).
“Ho solo delocalizzato la mia produzione di vita” (per manager senza scrupoli).
“Scusate se non mi alzo” (per i maniaci delle buone maniere).
“Polvere eravamo e polvere torneremo… e neanche una banconota da arrolare” (per cocainomani pessimisti).
“Vi ho battuti sul tempo” (per i malati della competizione).
“</life>” (per programmatori e patiti di informatica).
“Nacque, visse e si biodegradò” (per ambientalisti convinti).
“A quanto danno la reincarnazione?” (per scommettitori incalliti).
“Che cazzo leggi?” (per sociopatici e irascibili).
“Almeno questa frase l’ho pubblicata” (per eterni aspiranti scrittori).