Magazine Diario personale

Pensieri.

Da Posacostantino

Spesso, tutti noi recitiamo, è quello che facciamo tutto il tempo, inconsciamente o deliberatamente con la speranza di essere riconosciuti per quello che vorremmo essere. Insopportabili performance soltanto per apparire. Se riuscissimo ad eliminare le tante messinscene, impareremmo a conoscerci meglio, esorcizzando così la paura di essere sostituiti da altri.PENSIERI.Il tempo necessario per fare qualcosa è soltanto quello di decidere di fare veramente qualcosa. Si parla tanto in tutti quei giorni di inizio di ogni anno solare, di anno nuovo, vita nuova. Magari fosse possibile che questo accadesse sempre. Per tanti di noi le cose non cambiano quasi mai e allora non resta che la speranza ed in alcuni casi, una grande fede. Poi tra l’altro, il mestiere di essere educati non è recepito spesso dalla maggioranza. Eppure è un’arte che non costa molto in termini sia economici che fisico, è soltanto uno sforzo intellettuale che tanti, quasi tutti dovrebbero imparare ad utilizzare più spesso. Sarebbe il primo passo importante alla portata di tutti, il resto sicuramente verrebbe da se.

Ci sono alcune notti che sembrano lunghissime. In giro per la casa dalle tre di notte, come al solito i vari acciacchi non mi permettono di dormire a lungo e se dopo un po’ torno a letto, alle cinque di nuovo in piedi. Nevica, grossi fiocchi di neve scendono lentamente. Cosa vedono i miei occhi? Birba, la nostra gattina, come un bimbo piccolo, affascinata da quei fiocchi, ogni tanto cerca di afferrarne uno. Poi a suo modo mi fa capire che vuole uscire. Pochi minuti, il tempo di rincorrere quei petali bianchi e poi di nuovo dentro al caldo. Ormai la nostra gattina ha imparato a comunicare con noi, si comporta come un essere umano e poi la neve. La mente pian piano torna indietro nel tempo. Quante belle giornate trascorse sulle piste e lungo i tragitti tra boschi e scarpate. Quanti ricordi, rifugi, cadute e cioccolate calde. Quanti volti conosciuti e amati si sono sciolti nel tempo, come quei soffici fiocchi di neve. Di colpo smette di nevicare. Il paesaggio non più bianco come la notte, mostra inesorabilmente le parti scure e grigie, simili ai momenti bui della vita. E mentre sistemo le luci sull’albero avverto che il mio pensiero vola altrove. 

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