Odio dovermi sentire come un bambino sul posto di lavoro, tu stronzo di capo che non sei altro non sei né mio padre né la persona che mi alleva e se tieni il tuo cazzo di mestruo, mettiti uno spaccimma di assorbente e non rompere il cazzo a me che sto tanto felice e quieto e vivo di equilibri precari, che basta un po’ di bile in più che subito crollo e mi incazzo e sputo veleno e vorrei prendere a pugni te e la tua faccia di topo di merda che pare sempre che passato uno spaccimma di guaio e che prima o poi se non fai attenzione lo passi veramente con un brutto quarto d’ora in cui ti vomito in faccia tutta la tua fottutissima simpatia di questo culo.
Piano sequenza sui miei pensieri lavorativi del momento. Fuck, Fuck, Fuck