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Pensieri in libertà e flussi di coscienza

Creato il 26 maggio 2013 da Hermes
Controindicazioni ed effetti collaterale di questo post (da leggere velocissimamente, come si dicono gli effetti collaterali dei farmaci pubblicizzati in tv: èunmedicinalechepuòcausaregfgadfbjadbbpxvbpzcontattareilmedico): è pieno di cattiveria. E se non la percepite, sappiate che c'è. Potrebbe indurre al suicidio chi è già triste e rovinare la giornata alle persone felici. Buona lettura ;) !
Ho tantissimi post interessanti da scrivere, tanta voglia, zero costanza per riuscire a tenere il didietro incollato per più di cinque minuti sulla sedia. E sono anche scoraggiato perchè, se vado a rileggere dopo qualche mese un post su cui avevo sprecato anima e sangue, mi accorgo che fa schifo. Che è pieno di flussi di coscienza che neanche un pervertito di Joyce capirebbe e che dovrei provare a tenermi dentro almeno un quinto di quello che penso (e -almeno al momento- scrivo). Ma non ci riesco. Ve ne state accorgendo anche ora. Pensate che ho concluso l'ultimo tema a scuola con una citazione di Verdi. Di Verdi. Del "Va' pensiero", in un tema sui metodi d'insegnamento! E non c'entrava niente! E sto facendo lo stesso esattamente ora!! Argh, e sto esagerando coi punti esclamativi (ecco, questo l'ho scritto esattamente quando lo pensavo. E ho riscritto "esattamente". Ohibò).
Comunque, oggi post lieve (novità), con i "promossi" e i "bocciati" del mese:
Promossi:
1) Il nuovo video di Prada Candy. Avevo già parlato del nuovo fenomeno del "film" delle case di moda, senza pronunciarmi diffusamente. Anche perchè ero abbastanza critico (tranne felici eccezioni). Ricordo quando spesi un prezioso quarto d'ora a guardare un "film" di Lagerfeld, aspettando la scena clou (o per lo meno una in cui accadesse qualcosa). Capii troppo tardi che era un po' come il deserto dei Tartari: un'attesa perenne, e alla fine non succede niente. Con l'unica aggravante che quel libro è meraviglioso, il video faceva schifo.
Comunque, dubitavo anche che i più giovani, i cosiddetti "nativi digitali", riuscissero a tenersi concentrati per più di una decina di minuti su questi filmati. Insomma, internet è uno stimolo continuo ad aprire nuove finestre, guardare immagini... paradossalmente stare fermi e immobili, passivi, davanti a un PC è più difficile di quanto si possa immaginare.
Poi, forse perchè le mie aspettative erano calate, ho scoperto il meraviglioso video integrale di Prada Candy, di Wes Anderson (io non capisco niente di ninema, e tuttora non ho idea di chi sia). E mi è piaciuto: l'ho trovato divertente, con la ragazzaccia Candy protagonista, ironico e inaspettato (rispetto al bel, ma più prevedibile, "A therapy" di Polansky).

2) So che dovrò pentirmi di quello che sto scrivendo. Anzi, probabile che tra 6 mesi (se non meno) tenterò di cancellare e negherò tutto. Vi ricordate i famigerati sandali col pelo di Cèline (Scopro ora che hanno già il loro soprannome, "Furnkenstocks")? Certo che sì, ve li ricordate: non sono un qualcosa che si scorda tanto facilmente. Ebbene...
... (momento di suspance)...
ebbene mi piacciono. Li ho incontrati casualmente qualche tempo fa, in un negozio, esposti ieraticamente in una piccola teca solo per loro, col loro pelo azzurro e soffice. E mi sono piaciuti. Ho apprezzato l'idea di camminare avvolti da soffice pelo, incurante della possibilità certezza di sguazzare nel proprio sudore che queste pantofoline comportano. Non che me li comprerei mai, neanche se fossi donna e così ricca da usare i biglietti da 500 come carta igenica (metafora sempre di gran classe). E però "concettualmente" mi piacciono.
C'è anche un altro modello, col pelo sopra a mo' di tomaia, ma quelle rimangono un po' più difficili (eufemismo) da capire. Di loro mi risparmierei la foto, che tanto potete trovare a questo link.
Tralaltro (che lo so che si scrive staccato, ma così  mi piace di più) ho trovato due altri deviati come me (uno... e due). Questo però non mi fa sentire meglio. Anzi...
Pensieri in libertà e flussi di coscienza  3) Raf Simons da Dior. Ci ho messo un po' a capire Raf, ma da quando è successo sono uno dei più grandi fan suoi e del suo lavoro da Jil Sander. Quando ho letto che sarebbe andato da Dior ho esultato. La prima couture poteva rivelarsi un po' fredda, deludente la prima sfilata di prèt-a-porter, ma ora sembra che Simons si stia stabilizzando nella maison di Av. Montaigne. Ho trovato molto bella, per quanto con un tema così classico da esser banale, l'ultima couture, e il suo sbocciar di fiori meravigliosi. Ma il top è stata l'ambientazione: un giardino curatissimo di fiori, nascosto in un cubo specchiato, alle Tuilleries. Le modelle uscivano come per incanto dal sottosuolo, e poi passeggiavano tra le siepi di bosso.
Pensieri in libertà e flussi di coscienza
Pensieri in libertà e flussi di coscienzaDior couture SS13 (foto da Bureau Betak)
L'architetto da ringraziare per questa meraviglia è Martin Wirtz, olandese, mentre l'allestimento è curato dalla parigina Bureau Betak. La stessa che aveva curato quello per la precedente couture, col contributo del fioraio parigino Chauvin. E' una sfilza di nomi un po' decontestualizzata, ma qualora voleste mai organizzare una festa e ricoprire interamente le pareti di casa vostra con più di un milione di fiori (ma qualcun'altro dice "solo" 300.000) di 15 specie differenti, sapete a chi rivolgervi (conto in banca permettendo...). L'effetto sarebbe più o meno questo:
Pensieri in libertà e flussi di coscienza 
Pensieri in libertà e flussi di coscienza 
Pensieri in libertà e flussi di coscienza
Pensieri in libertà e flussi di coscienza(foto da blog.yummyink.com) 
E c'è anche il making of, che dà un'idea dell'impressionante lavoro svolto.

4) Il Grande Gatsby. Ho visto quel film non aspettandomi che fosse una degna trasposizione del libro. Non che abbia letto il libro, ma fa sempre molto intellettuale dire che il film è più brutto, trash etc. etc. Effettivamente era un po' un' americanata, ma...
a) la colonna sonora mi ha ispirato (vedi "A little party never killed nobody", di Fergie),
b) I costumi ancora di più,
c) Le scene di ballo anni '20 meritano. Guardare per credere (Metropolis, 1927, Fritz Lang - così mi spaccio anche per appassionato di film d'antan, che fa sempre figo).

Inoltre Brooks Brothers, che ha realizzato i costumi maschili del film (ma questo già l'avrete letto su un miliardo di altri noiosissimi blog), per l'occasione ha tirato fuori una capsule collection di pezzi anni '20. Scontato dire che sul sito è quasi finito tutto. Ma io volevo comprarmi un cardigan col collo sciallato (uno di quelli che stanno male al 95% della popolazione maschile, ma non importa, mi piaceva e basta). Così ho convinto mio padre ad andarlo a cercare al negozio di BB a San Francisco. Non ho mandato mio padre a Frisco, intendiamoci (hahahah sarebbe stato fantasticamente snob), semplicemente si trovava lì (vi capita mai di trovarvi per caso dall'altra parte del mondo quando serve?), ma naturalmente il maglione là non era manco arrivato. E io me la sono presa in saccoccia. Fine della storia.
Pensieri in libertà e flussi di coscienza
Passiamo ai bocciati... (sorrisetto sadico).
1) Le borchie di Valentino. Non ce la faccio più. Mi stanno un po' rompendo le balle. Non mi piace nemmeno più la pubblicità di Terry Richardson: le borchiette declinate in ogni salsa non le reggo più. Io capisco che C&P siano designer di accessori, quindi per loro sia normale declinare un prodotto di successo in ogni modo possibile senza lanciarsi in sperimentalismi più arditi etc. etc., ma mi hanno stufato.
Pensieri in libertà e flussi di coscienza
2) Slimane che mi sta qui (indicando le parti basse, ndr.). So che lo sapete, ma sento il bisogno di ripeterlo fino all'esasperazione.
3) Il fatto che, solo perchè sembra che abbia abbandonato il blog (ve piacerebbe!) comincia a riempirsi di Spam. Google, dove sei? Mi fai fare Gmail, Google+, tutte 'ste cose (per cui spero un giorno l'antitrust ti megamulti per abuso di posizione dominante), e poi mi lasci in mano allo spam così?? Tralaltro (vedi nota -parecchio-sopra) è curioso notare come più della metà degli annunci di spammer qui sul blog riguardino problemi di emorroidi. Emorroidi!?
Che poi alcuni sono davvero interessanti. Sarei curioso di vedere chi se li inventa:
"It's impressive that you are getting ideas from this article as well as from our discussion made at this time. Also visit my website: mouse click the following website page"Cioè, aspetta, c'è scritto proprio "Mouse clicca sul seguente sito"? hahahahahahahahah.E ancora:
"Very good article! We are linking to this great post on our website. Keep up the great writing. Feel free to visit my site; hemorroides". Fantastico. Questo mi direbbe che dal suo sito sulle emorroidi partono link al mio blog di moda. Certo che visiterò il suo sito, visto il piacere che mi fa (Amo questi cinesi analfabeti)!
Buona domenica a tutti, ho tanti altri pezzi interessanti da scrivere, quindi forse nel giro di 4,5 mesetti sarò redivivo. Speriamo un po' meno!

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