Ciao a tutti, oggi non sono qui per pubblicizzarvi qualcuno e nemmeno me stessa, ma per sfogarmi. Sì, avete capito bene. Forse sbaglio, ma preferisco pensare che qualche autrice/autore o semplice lettore possa leggere il mio messaggio e magari commentarlo.
Cosa è successo? Tutto e niente, come si dice. Ho lasciato una delle mie case editrici e il 7 aprile mi scadrà il contratto con un’altra. Ho in ballo due libri che vorrei veder pubblicati, ma il tempo mi sfugge dalle dita e sono indietro. Nel frattempo ho spedito in giro un progetto e devo aspettare la risposta. Mi sa ci vorranno mesi. Aiuto, chi ha la pazienza adatta per stare in attesa? Io no, purtroppo.
E intanto mi arrivano proposte che non vanno in porto perché si aspettano che, dato che siamo in Italia e c’è crisi, uno faccia i lavori gratis o poco ci manca. Mi sento svilita come autrice. Come dire che tanto io non sono famosa come i big e quindi dovrei accontentarmi di cifre ridicole o del niente. Ovviamente non mi sta bene.
Insomma, quest’era è bella da una parte, ci sono tante possibilità rispetto al passato, ma è anche tanto dispersiva. Se non sai cosa sia giusto o meno, quali case editrici siano serie e quali no, quali siano gli agenti giusti e se convenga cercarne uno, puoi passare le ore, i giorni, gli anni a cercare qualcosa che poi magari non farà nemmeno per te.
Vorrei fare le scelte giuste. Il mio curriculum è lungo, ma non ho ancora trovato la strada che voglio percorrere. Non sono ancora arrivata dove voglio arrivare e non ho garanzie. A volte mi lamento per essere nata nel paese sbagliato, altre volte vorrei essere ancora più giovane, a volte mi do contro di avere sbagliato tutto. Altre ricordo ciò che ho fatto e rivaluto il tutto, perché comunque l’impegno, la voglia, la determinazione, ci sono stati. E anche le esperienze.
Non so, a volte mi chiedo chi sarei o dove sarei se fossi nata all’estero e il mio amor di patria, mi spiace, ma non c’è. E’ brutto così, ma sono stanca di vedere gente al mio stesso livello, che come me scrive e disegna, che all’estero ha fatto il triplo e ha guadagnato il triplo rispetto a me. Così mi butto nei miei sogni a occhi aperti, leggo, scrivo, vivo la vita che voglio attraverso i miei personaggi. E quando ritorno alla realtà, non è sempre facile.
Scusate, ma ogni tanto mi sfogo anche io, nonostante ami quello che faccio e non vorrei cambiarlo con altro. La passione c’è, la strada spero arrivi presto e mi porti a realizzare tutto, in vita e il più giovane possibile. Perché non sarebbe lo stesso farcela a 90 anni e con la dentiera. Ahahah. A parte gli scherzi, non ci tengo a vedere gli anni volare senza portarmi niente. E viviamo in un mondo dove più giovane sei meglio è. Anche se è matematico che, se non muori giovane, invecchiamo tutti.
P.S. L’immagine presa serve solo ai fini dei post e l’ho trovata su Internet.