Ormai mi rompe andare, mi rompe tornare e il rimedio a tutti i miei problemi, il teletrasporto, non lo inventano ancora. Quindi sì, non ho problemi. Ho solo mille pensieri che ogni volta che li guardo fanno tipo i serpentelli colorati di quei giochi per bambini: apri la scatola e quelli schizzano fuori. Io guardo un po' quella scatola vuota, poi rimetto ancora i serpentelli dentro, riapro la scatola e, come dicono a Bolzano, stamo dacapo a dodici.
Stranamente questa volta non ho litigato con nessuno, neanche con la mamma o con la suocera, forse perché non ho avuto da lamentarmi dei trasporti (ma forse sarebbe meglio tacere, visto che mentre scrivo sono ancora in volo). Sarà che ho volato con Tap (Gigia, mi devi una spiegazione più approfondita) e ho "trenato" con Italo, che è la svolta. Connassione gratuita a palla, treno pulitissimo, personale gentile, sala cinema al prezzo del biglietto semplice e ti danno anche le cuffie. La ciliegina sulla torta: sei costretta a partire alle sei meno dieci del mattino perché l'esame è alle undici e ti vorticano come pale di un mulino? vieni qui nella nostra sala d'aspetto che ti offriamo cornetto e caffè. Ti amo, donzella dell'accoglienza. Per non menzionare i 20 euro a tratta contro i 45 dell'alta velocità in rosso. No, d'ora in avanti il mio colore del cuore sarà il bordeaux, sperando arrivi a connettere quanto prima anche la linea adriatica.
Per il resto la situazione in Italia è la stessa che a luglio: sempre più persone senza lavoro. Spero solo che questo declino sia reversibile, ma non immagino come si possa risalire. O meglio, gli secnari che si prospettano mi sembrano come la famosa medicina che è peggio della cura.
Per tornare su temi leggeri che da sempre caratterizzano il mio blog cazzeggiante e la sottoscritta, aggiungo che ho fatto una overdose di famiglia, visto che, essendomi rifiutata di raggiungere i miei "al paese", sono venuti loro e poi anche i suoceri e insomma, in 60 metri quadri eravamo un botto di gente, ma, come ho detto, stranamente nessuno mi ha fatto incazzare.
Infine, per l'amata serie "il cervello sul comodino", questa volta ho lasciato a casa gli occhiali da sole (a mia discolpa dico che costavano 10 euro e che svegliarmi alle 4 per prendere il treno alle 6 non mi ha aiutata a ricordarmi di loro, è già tanto che non sia uscita di casa in pigiama). Quel ch'è peggio, però, è che ho dimenticato anche TUTTI i caricabatterie. E quando dico tutti intendo anche quello della macchina fotografica, che avevo ricomprato dopo che le famose ospiti avevano portato via l'originale. Se sabato mi cercate mi potrete trovare a Feira da Ladra a caccia di caricabatterie economici, di seconda mano, rubati a chiassà chi.
Stacchetto pubblicitario: stanotte ho dormito nel b&b di una ragazza che ha iniziato l'università a Reggio con me (ma che è stata più brava, visto che ha già finito). Ecco, volevo dire che il posto è figo davvero, arredato con gusto, bagno privato e giardinetto e lei è superospitale. Quindi se siete in zona Bologna e dintorni andate da Nadia a La Zoia e dite che vi mando io.