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Pensieri sparsi fra le pagine di A Dance with Dragons

Creato il 19 agosto 2011 da Martinaframmartino

Pensieri sparsi fra le pagine di A Dance with DragonsA George R.R. Martin piace procedere in più direzioni contemporaneamente. Anche se non lo avesse detto apertamente questo semplice fatto sarebbe evidente a tutti coloro che hanno letto, o stanno leggendo, A Dance with Dragons, quinto romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Si procede in avanti, con in primo piano Jon, Tyrion e Daenerys, i grandi assenti di A Feast for Crows (Il dominio della regina e L’ombra della profezia), e si procede all’indietro.

La linea temporale, lo sapevamo in anticipo e ne avevo già parlato, si riallaccia alla fine di A Storm of Swords ( e quindi al Portale delle tenebre).

Un passo indietro che potrebbe essere un po’ spiazzante per chi non se lo aspetta, anche se è evidente che Feast racconta solo un pezzo di storia, quello incentrato su Approdo del re. In realtà ci si allontana un po’ con alcuni avvenimenti che si svolgono a Dorne e qualcun altro a Braavos, ma non v’è dubbio che il centro di tutto sia la capitale. Jon lo si vedeva appena attraverso gli occhi di Sam, ed è bello ritrovarlo qui. Lo stesso episodio, visto dagli occhi di Jon, fa tutto un altro effetto, e ha tutta un’altra conclusione. Avevamo sentito la mancanza di Jon, ma forse ci eravamo dimenticati di chiederci cosa fosse successo al Nord.

La situazione non era per niente bella, e per la verità neppure ora c’è da stare allegri. Certo le forze in campo sono cambiate, ci sono nuovi equilibri, ma è evidente che presto si dovrà arrivare a un conflitto capace di cambiare ancora una volta le carte in tavola. Se sarà positivo o negativo però è ancora tutto da scoprire. Quello che invece si sta scoprendo è il passato, e non sono cose da poco.

Non ci siamo mai soffermati troppo a pensare al matrimonio Tully, giusto? Siamo entrati in A Game of Trones, ne Il trono di spade, che era già un dato di fatto, quindi perché preoccuparsene? Al massimo abbiamo ragionato sulle alleanze necessarie al successo della rivolta, ma se sotto ci fosse qualcos’altro? E se per di più quest’episodio avesse messo il seme per futuri odii? Scopriamo qualcosa di più su Rickard, sui Bolton, su un mondo che è molto più protagonista di quanto non sembrasse a prima vista. E anche Aerys ha i suoi simpatici scheletri nell’armadio, scheletri che sembrano donare sostegno all’ipotesi relativa alla terza testa. Peccato che alcuni avvenimenti di qualche centinaio di pagine prima avevano allegramente eroso questa teoria. Ma dove sta andando lo zio?

Intanto che lui vaga e rivanga antiche ossa il nodo di Meereen inizia a farsi sempre più stretto.



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