Pensieri sparsi sulla settimana

Creato il 06 marzo 2012 da Stregonestregato @ppstronzi

In realtà è da un casino che non aggiorno questa rubrica, altro che settimana:

- Febbre. Influenza. Vomito. Mal di pancia. Debolezza. Sonno perenne. Tosse. Ecco, come potrei riassumere questo stracazzo di mese appena trascorso. Ora mi rendo conto perché Febbraio porta questo nome. E sono ancora in via di guarigione, eh. Blugino invece sembra aver cominciato il suo percorso influenzale solo settimana scorsa, in teoria avrebbe altre tre settimane davanti a sé.

- Dopo 5 anni sono tornato finalmente al mio peso forma ideale: 64,8 Kg! Considerando che ad agosto ero 75 kg, direi che il mio fisico bello asciutto ringrazia. Peccato che con sto mese di influenza sembro lo Zio Fester di faccia, con un bianco più bianco di un morto vivente e due occhiaie che quelle di Paolo Fox sono impercettibili.

- È un periodo strano, molto estremo per alcuni versi. Ecco, sì. Mi sento estremo in tutto quello che faccio. Mi è capitato per la prima volta nella mia vita di somatizzare delle paure. Ci sono stati momenti in cui le ansie e i timori sono stati così violenti che il mio corpo ne ha risentito. È stata una sensazione nuova e brutta. Ma l’esasperazione di alcuni stati d’animo è una costante di questo mese. E ovviamente, tengo tutto dentro di me, gelosamente nascosto.

- Domenica tra un rantolo e un altro sono tornato all’Ikea dopo millenni che non ci andavo. Bastone per le tende preso, cazzate per la cucina prese e soprattutto una miliardina di piante prese; ora casa mia pare la foresta amazzonica. Ma che fine hanno fatto i gay dall’Ikea? C’erano solo coppie etero con figli urlanti.

- Ho sperimentato i tortini al cioccolato col cuore morbido del menu dai 5 ingredienti di Benedetta Parodi. Adoro Benedetta Parodi: ha un nonsoche di trash che unito all’eleganza inopportuna dei suoi abiti in cucina, al suo essere svampita e alla costanza con la quale si sporca in ogni puntata me la fa amare quasi quanto Barbara di Paint Your Life. Anzi, ora che ci penso, Benedetta è la Barbara della cucina. E poi vorrei conoscere la nonna di Benedetta, quella per la quale ogni piatto (anche i marshmallow sciolti in pentola) è sempre il suo piatto preferito. Comunque l’esperimento è venuto divinamente.

- Certe volte, quello che manca è il silenzio. Soprattutto da parte mia. E soprattutto verso di me.

- Certe volte, sentirsi dimenticati è triste. In quel caso, il silenzio è pure troppo.


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