Diciamo che è stata una settimana molto elettrica. Ma nel senso che l’elettricità l’ha fatta da padrone, infatti, a casa mia, si sono scassate mille prese, lampadine e scaldabagni. Ma andiamo con ordine.
- Domenica pomeriggio trovo spento accidentalmente l’interruttore dello scaldabagno. Faccio per riaccenderlo e mi esplode in faccia, facendo scattare il salvavita. Risultato? Due giorni a fare la doccia in palestra, nell’attesa dell’elettricista che arrivasse a sistemare il bordello che era successo.
- Nel frattempo però non è che avevo deciso di stare con le mani in mano nell’attesa dell’elettricista, anche perché potermelo evitare, risparmiando dindini, non sarebbe stato male. Quindi ho ben pensato di smuovere tutte le prese di casa per cercare di capire come risolvere, perdendo un intero pomeriggio e incasinando la situazione come solo io so fare. Santo elettricista.
- In tutto questo, io e Blugino ci siamo trovati di fronte al più grande dilemma esistenziale di questo periodo dell’anno: facciamo l’albero di Natale o no? L’anno scorso, a gennaio, abbiamo buttato il nostro vecchio, orrendo e spennacchiato dicendoci: “figurati se a dicembre dell’anno prossimo non avremo i soldi per comprarcene uno decente. E quindi quest’anno niente albero di Natale, grazie all’INAIL e l’IRPEF che la mia azienda ha deciso di trattenersi dalla mia ultima busta paga. Però c’è di buono che da tre mesi ci stavamo mettendo i soldi da parte per comprarci lei:
E quindi, adesso, invece dell’albero abbiamo la nostra desiderata Toobe di Kartell in soggiorno. Albero di Natale meglio di questo?
- E proprio da Kartell, mentre procedevo all’acquisto della mia amata lampada, ho visto Simone Rugiati di Cuochi e Fiamme. Ci ho messo un po’ a riconoscerlo perché era con addosso un bomberino, cappello e jeans, quando l’ho sempre visto col grembiule bianco. Era con una ragazza e sulle prime ho pensato stessero insieme. Poi due tre mosse particolarmente aggraziate che solo noi possiamo compiere parlando di arredi, mi hanno fatto accendere il lumino. Lei frociarola, lui….beh. Comunque bono come il pane.