Pensieri su Lion.
Sono ormai passati quasi due mesi dall’ avvento di Lion (OS X 10.7).
In moltissimi lo hanno scaricato e installato sul proprio Mac e, come è giusto che sia, cominciano adesso a venire fuori le prime critiche più o meno costruttive.
Tanti lamentano l’assenza di Rosetta, la quale permetteva di installare programmi più vecchi, cosicchè gli interessati sono stati costretti a reinstallare Snow Leopard su un’altra partizione.
Poi parecchi utenti si sono chiesti l’utilità di Launchpad:
è un richiamo eccessivo al mondo di iOS che non troverebbe ragione di esistere in un Mac.
Osservazioni giuste e legittime ma ricordiamo alcuni elementi (solo per onor di cronaca):
Lion è un sistema di transizione nel quale per la prima volta si è cercato di trovare una concatenazione con iOS, una sorta di collegamento organico.Quindi siamo all’inizio del procedimento e ci troviamo a un punto preciso del “Circolo” concettualizzato da Steve Jobs.
Infine per chi si è lamentato del fatto che Lion era ottenibile solo tramite internet rispondiamo con una ironica provocazione (che non vuole essere offensiva):
se siamo amanti della tecnologia che cambia e che si evolve non possiamo restare attaccati come dei tristi amanti al supporto fisico di un software…(tradotto in soldoni:
hai voluto la bicicletta…adesso pedala!)
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