di Iannozzi Giuseppe
a RomanticaVany ribelle sognatrice
Un giorno ti sveglierai, ti guarderai allo specchio, scoprirai d’esser moglie mamma e dottoressa, e ti dirai: “Adesso non posso più giocare, non come prima in ogni caso. E’ tempo d’esser donna, devo assumermi le mie responsabilità”. E mentre penserai tutte queste cose i tuoi figli irromperanno in camera tua e di tuo marito, ti grideranno con le loro vocine che hanno tanta tanta fame; ed allora tu premurosa ti precipiterai in cucina a preparare la colazione, a metter i libri nelle loro cartelle, a fare il caffè per tuo marito; poi il cellulare squillerà, ti toccherà correre in ospedale, quindi un bacio veloce a tuo marito e via. E mentre farai e penserai tutte queste cose giusto per una frazione di secondo ricorderai un vecchio ragazzo che amavi chiamar orsetto e che per gioco gli tiravi le orecchie, ma di più ti piaceva elargirgli leccatine bacetti e morsetti. Sarà un pensiero fugace, troppo veloce perché possa scalfire la donna che oramai sei; e non ti chiederai se sia ancor vivo o finito come e dove. Avrai le tue cose a cui guardare e non al passato. Dritta per la tua strada nessuno ti fermerà. Non dimenticherai mai però di sorridere ai fiori, ai colori dell’arcobaleno, al sole e al mare che tanto ami.
Ma soltanto per me, dovunque un giorno io sarò o non sarò, per me resterai sempre e per sempre la mia bambina tanto carina, la gioia e la fantasia.