Magazine Cultura

Pensiero del sabato mattina

Creato il 16 novembre 2013 da Scribacchina

Ieri mi è capitato di sentire in radio l’intervista a un allevatore di pecore sardo; dopo aver parlato della difficile situazione della sua categoria lavorativa (che ammetto di aver ascoltato distrattamente) se ne è uscito con un suo personale ragionamento sul bisogno, sul desiderio e sul vizio. Sosteneva che l’uomo oggi è talmente viziato che è normale per lui confondere desiderio e bisogno, ossia superfluo e necessario. Come un bambino capriccioso che vuole un inutile giocattolo a tutti i costi, pestando i piedi e urlando quasi ne andasse della sua vita.
I tempi della radio non sono eterni e il discorso si è arenato qui. Peccato perché avrei voluto che qualcuno intervenisse per dare una ulteriore lettura a questo ragionamento.
Credo che i desideri, i sogni, mettiamoci anche i vizi, siano benzina per l’anima e non abbiano nulla a che vedere con i bisogni primari comunemente intesi (cibo, acqua, sonno…), che sono sì benzina, ma per il corpo.
Altro che essere bollati come qualcosa di inutile: un uomo privato dei suoi desideri continua a vivere esteriormente, ma muore dentro.
Aggiungiamoci che dietro ogni desiderio, anche il più banale, c’è un bisogno profondo. E qui con la parola “bisogno” non mi riferisco ai bisogni primari del corpo.

Torno alle mie bisogne.
Au revoir, soliti lettori.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :