Pensiero "La ricamatrice di segreti" di Kate Alcott

Creato il 02 ottobre 2012 da Fine
Una storia di riscatto, ambizione e amore

Titolo: La ricamatrice di segreti
titolo originale : the dressmaker
Autore: Kate Alcott
Editore: Tre60
Genere: Narrativa straniera - Sentimenti
Pagine: 400
Prezzo speciale: € 9,90
Descrizione:
Cherbourg, Francia, 10 aprile 1912. È stata una bugia, il biglietto che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo, diretta in America: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di uno straordinario talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare Lady Lucile Duff Gordon e, mentendo sulla propria identità e sul proprio passato, ha convinto la celebre stilista ad assumerla come segretaria personale. Adesso, davanti a lei, si apre un mondo che sembra uscito da una fiaba: saloni maestosi, tavole imbandite, cabine sfarzose e, soprattutto, sontuosi abiti di velluto cangiante, pizzi raffinati, sete pregiate… Eppure, in quei pochi giorni di viaggio, non sono soltanto la magnificenza e la ricchezza a stupire Tess; ben più sconvolgenti, infatti, sono gli sguardi e le parole di Jim, l’umile mozzo che ha fatto breccia nel suo cuore. Proprio come, di lì a poco, un iceberg farà breccia nell’«inaffondabile» Titanic…New York, 18 aprile 1912. Giunti negli Stati Uniti, i sopravvissuti al naufragio del Titanic vengono accolti come eroi. Ben presto, però, l’ombra del sospetto oscura proprio la stella di Lady Gordon, accusata da un giornale scandalistico di aver corrotto gli ufficiali di bordo pur di salire su una delle poche scialuppe di salvataggio. E, quando scoprirà che la fonte di quella notizia è Jim, Tess sarà costretta a una scelta drammatica: proteggere la sua benefattrice o combattere al fianco del suo grande amore…

           
            L'autrice

Kate Alcott si è laureata presso la University of Oregon e, per anni, ha lavorato come giornalista a Chicago, per poi diventare inviata di politica a Washington, dove vive col marito e le quattro figlie .


..."La scialuppa pareva galleggiare su una bolla d'aria, come se in qualche modo fossero finiti in cielo e non sull'acqua nera. Dov'era l'orizzonte?"...
Il romanzo comincia subito in modo drastico, il Titanic nave dei sogni non dura più di cinquanta pagine, se state cercando un libro per vivere almeno in parte tra le cabine, i corridoi, le sale da ballo, le cucine, ecc. di questa nave del passato beh, con questo romanzo non accadrà. Come già anticipato l'affondamento comincia presto, indubbiamente l'idea di basare tutta la storia sulle dichiarazione dei superstiti, accantonando il transatlantico, è di per se abbastanza originale se, e dico se, studiata adeguatamente.
La protagonista Tess è una giovane che vuole sfuggire dalla sua vita monotona e per farlo decide di cercare lavoro proprio sul Titanic, la fortuna è con lei, nel posto giusto e al momento giusto, viene quasi subito ingaggiata come cameriera personale di Lady Lucile Duff Gordon, una stilista di fama mondiale.Ben presto la nostra Tess sarà costretta a fare una scelta che le cambierà la vita.
L'intera narrazione si concentra sull'eventualità che la famosa stilista abbia, o meno, corrotto gli ufficiali di bordo per mettersi in salvo su una delle scialuppe, sulla storia d'amore fra Tess e il giovane mozzo Jim e su tutte le scorribande di Tess, fra tribunali, interviste ecc (chi più ne ha più ne metta).Un racconto che a tratti diventa soporifero, cosa che data la dimensione della vicenda di sfondo non dovrebbe accadere, l'autrice non gestisce al meglio le carte a sua disposizione perché di aneddoti e fatti reali che trattano la vicenda riguardante il Titanic ce ne sono molti, non mette in campo nulla di nuovo poiché ci propina l'ennesima, ipotetica, storia d'amore messa alla prova da fatti esterni. Anche la parte che secondo me coinvolge maggiormente il lettore, quella riguardante le reali testimonianze dei sopravvissuti, non ha nulla di così eclatante dal momento che queste testimonianze ognuno di noi avrebbe potuto leggere in qualsiasi libro dedicato all' RMS TITANIC.
La narrazione è incolore,  manca di spirito, il lettore viene "buttato" in ambienti che non trasmettono nulla tanto da ritrovarsi in una New York caotica, piatta e noiosa. I personaggi reali, e non, sono in egual modo insignificanti e insopportabili, non riescono a conquistare la mente del lettore, per esempio l'inaffondabile Molly (Margaret Brown), una figura forte e dinamica che ha molto da dare, secondo me è impossibile renderla noiosa, nonostante ciò in questo romanzo non mi ha trasmesso nulla.L'autrice conclude il romanzo dicendo di aver costruito questa storia attorno ad una domanda "Perché solo una scialuppa ha cercato di salvare coloro che stavano morendo in acqua?" Secondo me non serviva un libro di 380 pagine per capirlo, c'era la prima e la terza classe.... La Alcott vuole chiarire questo dilemma? Secondo me non ha risolto un bel niente, la risposta la conosciamo tutti (almeno credo).
Mi dispiace dirlo, ma come nella citazione riportata all'inizio, questo romanzo è stato esattamente una bolla d'aria, non mi ha lascito nulla. Come si suol dire: "Tutto fumo e niente arrosto".A conti fatti questo libro non è altro che la storiella di una ragazza di campagna, che sotto tanti aspetti e stata molto, ma molto fortunata!
 

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