Pensionati a meno di 1.000 euro!

Creato il 22 aprile 2013 da Freeskipper
Nel 2011 quasi la metà dei pensionati, circa 7,4 milioni, il 44,1% del totale, riceve redditi da pensione per un importo mensile inferiore a 1.000 euro. Lo comunica l'Istat nel report su “Trattamenti pensionistici e beneficiari”, firmato insieme all'Inps. Per 2,2 milioni (il 13,3%) le prestazioni non superano i 500 euro. Nel 2011 i pensionati sono 16,7 milioni, circa 38 mila in meno rispetto al 2010. In media ognuno di essi percepisce (tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione) 15.957 euro all'anno, 486 euro in più del 2010.  IL COMMENTO. di Vincenzo S. E poi dicono lo stato sociale!? Lavori per una vita in maniera onesta e produttiva, senza esserti mai assentato dal posto di lavoro se non per gravi e documentati motivi, avendo versato i contributi previdenziali fino all’ultimo centesimo, avendo la busta paga tassata fino all’ultima delle addizionali Irpef e poi ti dicono che dovrai andare in pensione a settant’anni e con quattro soldi!!! Lo trovo davvero ingiusto, ignobile ed avvilente in uno Stato di diritto. E nonostante tutto, adesso mettono in forse anche l’assegno della pensione, facendoci capire che sarà di gran lunga inferiore all’ultima retribuzione percepita. Tant'è che stanno mettendo a punto la cosiddetta "previdenza complementare". E questo perché? Perché con i nostri soldi, accantonati nelle casse dell'Inps per la nostra futura pensione, devono pagarci le “pensioni sociali” a ufo!!! Per carità ci saranno pure persone bisognose che non possono essere abbandonate al loro triste destino per assurde e drammatiche vicissitudini. Ma ci sono tante, tantissime altre “pensioni sociali a sbafo”, chè vengono corrisposte a gente che ha lavorato sempre e soltanto “in nero”, la maggior parte delle quali ha messo da parte - esentasse - delle grosse fortune e con le quali campa di rendita, facendo la bella vitta alla faccia nostra e dei veri indigenti. Ma per lo Stato italiano queste "sanguisughe" e "mangia pane a tradimento" sono dei "nulla-tenenti" e non solo hanno “diritto alla pensione sociale”, ma sono addirittura esenti da ogni ticket sanitario, beneficiano di riduzioni per l'abbonamento metrebus, entrano gratis nei musei, nei cinema, nei teatri. Costoro per il fisco non esistono proprio e godono di mille altre agevolazioni, pur non avendone bisogno. Altrimenti non si spiegherebbe come questi pensionati cosiddetti "sociali" possano mantenere un tenore di vita medio-alto (macchinone al seguito, casa in affitto a 1.200euro al mese, viaggi e vacanze all'estero, palestre, libri, ristoranti, vestiti firmati, ecc, ecc.)!!! Per contro un onesto lavoratore, dopo una vita di sacrifici, viene mandato in pensione a settant’anni e con quattro soldi di pensione, poco più di quanto percepirebbe con una "pensione sociale"!!! A questo punto mi domando e vi chiedo, ma vale davvero la pena mettersi in regola e versare i contributi? In questo starno paese c'è ancora spazio per le persone oneste e per bene?

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