Si applica ai lavoratori e alle lavoratrici che al 31/12/1995 avevano un'anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni.-
Possono richiedere la pensione di vecchiaia gli uomini che abbiano compiuto 65 anni di età e le donne che abbiano compiuto 60 anni ed abbiano un'anzianità contributiva di almeno 20 anni.-Rimangono ancorati al vecchio requisito dei 15 anni di anzianità contributiva coloro che:
- al 31 dicembre 1992 avevano già raggiunto i 15 anni di contributi
- al 31 dicembre 1992 avevano già compito l'età pensionabile
- erano stati autorizzati ai versamenti volontari prima del 31/12/1992
- con almeno 25 anni di assicurazione, siano stati occupati per almeno 10 anni anche non consecutivi, per periodi inferiori a 52 settimane nell'anno solare
L'importo della pensione viene calcolato in base agli anni e all'entità dei contributi versati; per farsi un'idea sommaria si può calcolare un 2% del proprio stipendio da moltiplicare per gli anni di lavoro; esempio 25 anni di contributi e uno stipendio di euro 1.200,00 la pensione sarà di circa di euro 600,00 mensili (1.200 x 50%).-
Sistema Misto o Pro Rata:
Si applica ai lavoratori o alle lavoratrici che al 31/12/1995 avevano un'anzianità contributiva inferiore a 18 anni.-Il sistema misto rimane ancorato alle regole del sistema retributivo fatto salvo le modalità di calcolo della pensione che sono in pro rata.-
Ovvero con il sistema retributivo per i contributi versati entro il 31 dicembre 1995 e con il sistema contributivo per il resto dei contributi.-
La legge offre la possibilità a coloro che sono stati assunti prima del 31 dicembre 1995 di scegliere la pensione calcolata esclusivamente con il sistema contributivo a condizione che abbiano una contribuzione pari o superiore a 15 anni di cui almeno 5 versati nel sistema contributivo (e cioè successivi al dicembre 1995). Non possono esercitare l'opzione coloro che al 31 dicembre 1995 avevano già raggiunto i 18 anni di contributi.-
Sistema contributivo:
Si applica ai lavoratori o lavoratrici che hanno iniziato a lavorare dal 01/01/1996 in poi.-
La pensione di vecchiaia si conseguirà dal 01/01/2008 con 65 anni per gli uomini e 60 per le donne e con un minimo di 5 anni di contribuzione effettiva; limite di importo = Importo della pensione pari ad almeno 1,2 volte l'assegno sociale, (Anno 2009 euro 409,44 x 1,2 = 491,33 euro).-
La riforma del sistema pensionistico ha stabilito che per le pensioni liquidate esclusivamente con il sistema contributivo non si applicano le disposizioni sull'integrazione al trattamento minimo.-
Manovra Monti - Pensioni di vecchiaia dal 2012
Anno Lavoratrici - Lavoratrici - Lavoratrici - Lavoratori - Lavoratori pubblico s. privato s. privato s. pubblico settore impiego dipendenti autonome s. privato autonomo
2012 66 62 63+6 mesi 66 66+6 mesi2013 66+3 mesi 62+3 mesi 63+9 mesi 66+3 mesi 66+9 mesi2014 66+3 mesi 63+9 mesi 64+9 mesi 66+3 mesi 66+9 mesi2015 66+3 mesi 63+9 mesi 64+9 mesi 66+3 mesi 66+9 mesi2016 66+7 mesi 65+7 mesi 66+1 mese 66+7 mesi 67+4 mesi 2017 66+7 mesi 65+7 mesi 66+1 mese 66+7 mesi 67+4 mesi2018 66+7 mesi 66+7 mesi 66+7 mesi 66+7 mesi 67+4 mesi2019 66+11 mesi 66+11 mesi 66+11 mesi 66+11 mesi 66+11 mesi2020 66+11 mesi 66+11 mesi 66+11 mesi 66+11 mesi 66+11 mesi2021 67+2 mesi 67+2 mesi 67+2 mesi 67+2 mesi 67+2 mesi2022 67+2 mesi 67+2 mesi 67+2 mesi 67+2 mesi 67+2 mesi2023 67+5 mesi 67+5 mesi 67+5 mesi 67+5 mesi 67+5 mesi2024 67+5 mesi 67+5 mesi 67+5 mesi 67+5 mesi 67+5 mesi2025 67+8 mesi 67+8 mesi 67+8 mesi 67+8 mesi 67+8 mesi2026 67+8 mesi 67+8 mesi 67+8 mesi 67+8 mesi 67+8 mesi2027 67+11 mesi 67+11 mesi 67+11 mesi 67+11 mesi 67+11 mesi2028 67+11 mesi 67+11 mesi 67+11 mesi 67+11 mesi 67+11 mesi2029 68+1 mese 68+1 mese 68+1 mese 68+1 mese 68+1 mese2030 68+1 mese 68+1 mese 68+1 mese 68+1 mese 68+1 mese2031 68+3mesi 68+3 mesi 68+3 mesi 68+3 mesi 68+3 mesi2032 68+3 mesi 68+3 mesi 68+3 mesi 68+3 mesi 68+3 mesi2033 68+5 mesi 68+5 mesi 68+5 mesi 68+5 mesi 68+5 mesi2034 68+5 mesi 68+5 mesi 68+5 mesi 68+5 mesi 68+5 mesi2035 68+7 mesi 68+7 mesi 68+7 mesi 68+7 mesi 68+7 mesi2036 68+7 mesi 68+7 mesi 68+7 mesi 68+7 mesi 68+7 mesi2037 68+9 mesi 68+9 mesi 68+9 mesi 68+9 mesi 68+9 mesi2038 68+9 mesi 68+9 mesi 68+9 mesi 68+9 mesi 68+9 mesi2039 68+11 mesi 68+11 mesi 68+11 mesi 68+11 mesi 68+11 mesi 2040 68+11 mesi 68+11 mesi 68+11 mesi 68+11 mesi 68+11 mesi2041 69+1 mese 69+1 mese 69+1 mese 69+1 mese 69+1 mese2042 69+1 mese 69+1 mese 69+1 mese 69+1 mese 69+1 mese2043 69+3 mesi 69+3 mesi 69+3 mesi 69+3 mesi 69+3 mesi2044 69+3 mesi 69+3 mesi 69+3 mesi 69+3 mesi 69+3 mesi2045 69+5 mesi 69+5 mesi 69+5 mesi 69+5 mesi 69+5 mesi2046 69+5 mesi 69+5 mesi 69+5 mesi 69+5 mesi 69+5 mesi2047 69+7 mesi 69+7 mesi 69+7 mesi 69+7 mesi 69+7 mesi2048 69+7 mesi 69+7 mesi 69+7 mesi 69+7 mesi 69+7 mesi2049 69+9 mesi 69+9 mesi 69+9 mesi 69+9 mesi 69+9 mesi2050 69+9 mesi 69+9 mesi 69+9 mesi 69+9 mesi 69+9 mesi
Finestre di uscitaFino al 31/12/2007, la pensione di vecchiaia, decorreva dal 1° giorno del mese successivo quello di maturazione dei requisiti di età e di contributi.-Dal 2008 la decorrenza della pensione si apre:
- Per i lavoratori dipendenti = 3 mesi dopo il trimestre di maturazione dei requisiti.-
- Per i lavoratori autonomi o con contribuzione mista = 6 mesi dopo il trimestre di maturazione dei requisiti.
ADEGUAMENTO DELLE PENSIONI IN RELAZIONE
ALL'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA
Anno 2009:
Pensioni superiori al minimo dal 1° gennaio 2009:
Aumento del 3,3% fino a euro 2.217,80.-
Aumento del 2,47% sulla quota di pensione oltre 2.217,80.-
ADEGUAMENTO DELLE PENSIONI IN RELAZIONE
ALL'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA
Anno 2010:
Pensioni superiori al minimo dal 1° gennaio 2010:
Aumento dello 0,7% fino a euro 2.291,00.-
Aumento dello 0,53% sulla quota di pensione oltre euro 2.291,00.-
Lavoratrici Pubbliche, novità dal 2010:
03/08/2009 - promulgato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 78 del 2009:
In ottemperanza ad una sentenza della Corte europea, il governo ha deciso di innalzare gradualmente l'età della pensione di vecchiaia per le dipendenti pubbliche, finora fissata a 60 anni. La sentenza della Corte mira a correggere una disparità di trattamento a svantaggio dei dipendenti pubblici uomini, che invece vanno in pensione a 65 anni. Dunque a partire dal 2010 la soglia dei 60 anni sarà incrementata di un anno ogni due, raggiungendo nel 2018 i 65 anni, (2010 e 2011/61, 2012 e 2013/62, 2104 e 2015/63, 2016 e 2017/64, dal 2018/65). La norma salva le lavoratrici che hanno già superato questa soglia, che potranno quindi lasciare il servizio quando vogliono, ma non quelle che si sono già dimesse e attendono l'età della pensione. Nessuna novità invece per il settore privato, dove continua a valere il limite differenziato di 60 anni per le donne e 65 per gli uomini.
Lavoratrici Pubbliche, novità dal 2012:
10/06/2010 – Emendamento alla manovra sui conti pubblici
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'equiparazione dell'età della pensione tra uomini e donne nel pubblico impiego.-
Attraverso un unico “scalone” fissato al primo gennaio del 2012. Cioè a quella data anche le donne andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni con un innalzamento secco di quattro anni: da 61 a 65, appunto. Intervento che verrà inserito come emendamento alla manovra.-
Decreto legge 78 del 31 maggio 2010:
Le nuove finestre: Le attuali finestre fatte a blocchi di tre e sei mesi vanno in soffitta. Dal prossimo anno nasce la finestra personale: si va in pensione 12 mesi dopo quello in cui sono stati raggiunti i requisiti per il diritto. Per i lavoratori autonomi il ritardo sale a 18 mesi. Esempio se il Sig. Rossi maturerà i requisiti a febbraio 2011, andrà in pensione a marzo 2012 (se dipendente) e da agosto 2012 (se autonomo o parasubordinato). E questo vale per le pensioni di anzianità e vecchiaia. Sono fuori dal sistema le pensioni ai superstiti e quelle di invalidità.-
La scuola: Nessuna modifica per la scuola: si continuerà ad andare in pensione una sola volta l'anno, il 1° settembre o il 1° novembre per le accademie di danza, musica, conservatori, università, ecc.).- E continua a valere l'agevolazione secondo cui i requisiti per il pensionamento possono essere raggiunti anche dopo l'uscita dalla scuola, ma in ogni caso entro il 31 dicembre dello stesso anno.-
Il sistema attuale: Le modifiche indicate si applicano a partire dai requisiti raggiunti dal 1° gennaio 2011 in poi. Se i requisiti sono raggiunti entro il 31 dicembre 2010 restano in vigore le attuali finestre. Per cui i lavoratori interessati potranno ancora sfruttare le uscite agevolate non solo a partire dalle prossime finestre di luglio e ottobre 2010, ma anche per le scadenze di gennaio e aprile 2011. Inoltre per particolari situazioni continuano a valere le attuali finestre anche per chi raggiungerà i requisiti oltre l'anno prossimo (persone in preavviso, lavoratori che vengono mandati a casa per limiti di età, collocati in mobilità, esodati da banche, ecc.).-
Non si perde il lavoro: E' escluso che in attesa dell'apertura della finestra il lavoratore dipendente possa essere licenziato dall'azienda. L'interessato, ha la garanzia di restare sul posto di lavoro fino all'apertura della finestra. Risultato? E' stata aumentata l'età di pensionamento, agendo non sul requisito anagrafico ma sulla finestra.-
Totalizzazione: Una forte stretta è prevista anche per le pensioni il cui diritto è raggiunto con il sistema della totalizzazione gratuita (sommando contributi versati in diversi fondi, ad esempio Inps e Inpdap). Ora la pensione totalizzata è esclusa dalla finestra. Con le nuove c'è una mazzata: si applica la finestra dei lavoratori autonomi. Perciò la pensione sarà riscossa dopo 18 mesi. Sono escluse dalla modifica le pensioni ai superstiti e di inabilità.-
Adeguamento delle pensioni in relazione all'aumento del costo della vita:
Valori per l'anno 2011:
Sono basati sulla previsione di un aumento del costo della vita stimato all'1,4%
Le previsioni valgono a partire dal 1° Gennaio 2011
Pensioni superiori al minimo:
Aumento pari all'1,4% fino ad euro 2.304,85.-
Aumento pari all'1,05% sulla quota oltre euro 2.304,85.-
Manovra finanziaria 2011:
Rivalutazione tagliata:Cambia il sistema di adeguamento delle pensioni all'inflazione, per gli anni 2012-2013. Il nuovo testo stabilisce che la rivalutazione sia drasticamente ridotta per i trattamenti previdenziali superiori a 5 volte il minimo INPS (circa 2.380 euro lordi mensili). Questi soggetti riceveranno l'adeguamento solo per la quota di pensione inferiore a 1.430 euro al mese circa, nella misura del 70% . Sono così sostanzialmente salvi coloro che sono al di sotto dei 2.380 euro mensili, i quali però solo per la quota oltre i 1.430 euro al mese, in forza di una normativa già in vigore prima del decreto, si vedranno riconoscere la rivalutazione al 90%. Viene anche introdotto un contributo di solidarietà sulle pensioni più alte. In questo caso non si tratta di una minore rivalutazione ma di una decurtazione secca: sarà tagliato il 5 % della quota di pensione tra 90.000 e 150.000 euro annui, e il 10% di quella oltre i 150.000. Non sarà toccata la parte di pensione fino a 90.000 euro.-
Cambiano ancora le finestre:
Dal 2013 tutti i requisiti pensionistici relativi ad età e quote, saranno incrementati di 3 mesi: dunque ad esempio per conseguire il diritto pensione di vecchiaia serviranno per gli uomini 65 anni e 3 mesi (cui si aggiungeranno 12 o 18 mesi di ulteriore attesa). Scatta così con 2 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge del 2010, il meccanismo che lega i requisiti per la pensione alla crescita dell'aspettativa di vita. I successivi incrementi saranno decisi in base alle rilevazioni demografiche dell'Istat: secondo le stime attuali è previsto per il 2050 un innalzamento cumulato di 3 anni e 10 mesi.
Età pensionabile lavoratrici settore privato: I requisiti derivanti dall'aggancio automatico dell'aspettativa di vita, che saranno presumibilmente di 3 mesi nel 2013, per arrivare a 7 mesi nel 2016, a 11 mesi nel 2019, a 15 mesi nel 2022, a 19 mesi nel 2025, a 23 mesi nel 2028 e a 26 mesi nel 2031, saranno ulteriormente incrementati quando, dal 2015 al 2026, andrà a regime l'allineamento a 65 anni dell'età pensionabile di vecchiaia delle lavoratrici del settore privato, ora di 60 anni. Il requisito anagrafico sarà aumentato di 1 mese nel 2014, 2 mesi nel 2015, 3 mesi dal 2016, 4 mesi dal 2017, di 5 mesi dal 2018, di 6 mesi dal 2019, di 6 mesi nel 2020, di 6 mesi nel 2021, di 6 mesi nel 2022, di 6 mesi nel 2023, di 6 mesi nel 2024, di 6 mesi nel 2025, e di 3 mesi a decorrere dal 2026.-
Donne Uomini età-aum.s.v.-aum.età-Età aggiornata - nate entro - età-incr.vita - età agg.Anno 2011 60 - - 60 31/12/1951 65 - 65Anno 2012 60 - - 60 31/12/1952 65 - 65Anno 2013 60 3 - 60+3 30/09/1953 65 3 65+3Anno 2014 60 3 1 60+4 31/08/1954 65 3 65+3Anno 2015 60 3 3 60+6 30/06/1955 65 3 65+3Anno 2016 60 7 6 61+1 30/11/1955 65 7 65+7Anno 2017 60 7 10 61+5 31/07/1956 65 7 65+7Anno 2018 60 7 15 61+10 28/02/1957 65 7 65+7Anno 2019 60 11 21 62+8 30/04/1957 65 11 65+11Anno 2020 60 11 27 63+2 31/10/1957 65 11 65+11Anno 2021 60 11 33 63+8 30/04/1958 65 11 65+11Anno 2022 60 15 39 64+6 30/06/1958 65 15 66+3Anno 2023 60 15 45 65 31/12/1958 65 15 66+3Anno 2024 60 15 51 65+6 30/06/1959 65 15 66+3Anno 2025 60 19 57 66+4 31/08/1959 65 19 66+7Anno 2026 60 19 60 66+7 31/05/1960 65 19 66+7Anno 2027 60 19 60 66+7 65 19 66+7Anno 2028 60 23 60 66+11 65 23 66+11Anno 2029 60 23 60 66+11 65 23 66+11Anno 2030 60 23 60 66+11 65 23 66+11Anno 2031 60 26 60 67+2 65 26 67+2 Anno 2032 60 26 60 67+2 65 26 67+2
Una volta raggiunti i requisiti pensionistici, per andare in pensione, bisognerà poi attendere l'apertura della propria finestra, quindi ulteriori 12 mesi per chi ha versato solo contributi da lavoro dipendente, e 18 mesi per chi ha versato contribuzione da autonomo o mista.-Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”
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