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Pensioni: l'ufficio come casa di riposo

Creato il 01 dicembre 2011 da Ilgrandemarziano
Pensioni: l'ufficio come casa di riposoInnanzitutto potete scommetterci che, prima di arrivare a settant'anni, chi oggi ne ha quaranta si ritroverà allontanato il traguardo-pensione ancora di un bel po’. Così è sempre più probabile che chi oggi ha quarant'anni dovrà lavorare più o meno fino al 2050, ovvero fino a quasi allo spegnimento delle ottanta candeline. D'altro canto c'è di mezzo la faccenda dell'aspettativa di vita, ovvero al fatto che se statisticamente si vive (sempre) più a lungo, pare conseguenza più che logica - almeno ai coccodrilli del capitalismo - che si debba in proporzione lavorare (sempre) più a lungo. Quindi se lavori più a lungo, significa che vivi più a lungo. E non sei contento di vivere più a lungo?!
Nel contempo questo però significa anche una tra due cose possibili: o l'azienda per cui lavori-lavori-lavori riuscirà a incrementare con successo la sua produttività, ovvero a crescere (pertanto riuscendo anche a stare sul mercato con tutto quello che questo significa) al punto da avere necessità, o almeno la possibilità, di assumere dei giovani e quindi - nell'ipotesi in cui ogni dipendente over 60 abbia in media un figlio in età lavorativa - riuscire a espandersi raddoppiando più o meno i suoi impiegati (= 1 nuovo junior x 1 vecchio senior), oppure non ci riuscirà e con questi accorgimenti va da sé che le difficoltà per le nuove generazioni di costruirsi in qualche modo una vita dignitosa saranno destinate a scavalcare i disperati steccati dell'utopia.
Pensioni: l'ufficio come casa di riposoPoi può anche darsi che abbia fatto qualche errore di ragionamento, o non abbia tenuto conto di qualche fattore determinante (in entrambi i casi vi prego di segnalarmelo). Ma se così non è, mi pare evidente che l'annosa faccenda delle pensioni da riformare inevitabilmente sempre al rialzo, come un'asta arbitraria in cui sono messe in vendita le vite di milioni di persone, sia un'altra, l'ennesima cartina al tornasole della palese insostenibilità del sistema nel medio/lungo periodo. E non crogiolatevi nell'illusione che sia un problema (tutto) italiano, per la faccenda della casta, degli sprechi, della disonestà eccetera eccetera. Tutti questi aspetti senza dubbio accentuano le carenze e peggiorano la situazione, ma il problema sussiste anche per gli altri paesi europei certo più virtuosi dell'Italia, e per questo assume la fisionomia di un'epidemia intrinseca, propria dunque del sistema.
Quindi fatevene una ragione: la coperta è molto corta, ma la soluzione è molto semplice. Dovete solo scegliere che cosa lasciare scoperto.E amputarlo.

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