Solo uno degli abitanti della zona dice di aver sentito intorno alle 22.30 un botto, come di un copertone che esplodeva, e di essersi affacciato. Ma non aveva visto nulla. Da dove si trovava non poteva effettivamente vedere l’automobile che era volata fuori dall’asse stradale finendo dieci metri più sotto. Casirati, sbalzando fuori dall’abitacolo, muore così, da solo, a 49 anni, in una notte d’autunno. Dopo essere stato un bandito, un rapitore, un assassino e infine un pentito ritenuto inattendibile.
- 1. Valerio Evangelisti: i pentiti di niente e i demoni moderni
- 2. Milano, 14 aprile 1975, l’ingegnere è stato rapito
- 3. E subito si giunse ai primi sospetti
- 4. Lugano, 16 maggio 1975: una valigia piena di denaro
- 5. Giugno 1975: le indagini si estendono
- 6. Milano, 22 dicembre 1975: una prima versione
- 7. Primavera 1976: nuovi arresti e le prime conferme sulla morte di Saronio
- 8. Malavitosi in vacanza tra giri di appartamenti, denaro e auto
- 9. Lo strano compagno che girava con una vecchia Glisenti scarica
- 10. “Caro Osvaldo, tu resisti proponendoci i tuoi schemini militari”
- 11. Eppure proprio la vittima l’aveva aiutato
- 12. Il compagno Saronio, la vittima sacrificale e sacrificabile
- 13. Chi va a processo e chi no
- 14. Un mosaico che si va componendo
- 15. Tra versioni opposte e l’inutile carta dell’infermità mentale
- 16. “Nessuna angoscia morale, ma freddo, lucido e bieco calcolo”
- 17. Reggio Emilia, 12 giugno 1975, l’omicidio di Alceste Campanile
- 18. Caso Saronio, il processo di secondo grado e il memoriale Fioroni
- 19. “Quel sequestro doveva sembrare roba di mafia, non di politica”
- 20. La parola al compagno Casirati, nuovo dissociato
- 21. “Hanno buttato lì la proposta di rapire Saronio. Tu che ne pensi?”
- 22. E Toni Negri diventò il nuovo grande inquisito
- 23. “Un memoriale cosparso di frasi dubitative”
- 24. Gli interrogativi su un passaporto inspiegabile
- 25. “Quei testimoni sono inattendibili”