Pentone: responsabilità condivise

Creato il 04 aprile 2011 da Spaziokultura
Qualche tempo fà feci un post, "Pentone risorgi", in cui segnalai la necessità e il dovere morale di elevare il nostro paese ai fasti di un tempo. Rimango convinto di quest'opportunità soprattutto se si considera la vitalità di cui prima poteva vantarsi e che oggi è invece solo un lontano ricordo. A rispolverare questo mio post un breve dialogo di oggi in cui mi si obiettava il significato del "Risorgi" e mi si chiedeva in particolar modo contro chi lanciavo questo monito. Ebbene ho riflettuto su tale conversazione che reputo propositiva e autentica e credo che bisogna evitare di perdersi nella ricerca di eventuali responsabilità. Pentone non ha bisogno di additamenti, ma solo di operosità. Sbaglia chi crede che i responsabili del decadimento siano sempre e soli i politici e che gli stessi non sono e non possono essere nemmeno i fautori assoluti della ripresa. Ognuno ha avuto un ruolo importante in quello che è il nostro paese oggi: se non abbiamo un campo sportivo non sarà mica solo colpa di quest'amministrazione per esempio!In un commento a quel post qualcuno azzardava che da circa un ventennio Pentone versa in queste condizioni, a riprova quindi che il lento declino è iniziato già da parecchio. Risorgere allora non significa che i politici locali debbano fare tutto loro, anzi, quelli che devono rimboccarsi le maniche sono i pentonesi stessi che non possono più delegare o aspettare i miracoli! La politica da sola niente può se non è supportata da un tessuto sociale in crescita e disposto a divenire protagonista di rinnovamento. Nemmeno il sindaco o l'assessore migliore di questo mondo niente potranno fare se le prime risposte non provengono dai cittadini. I Pentonesi devono essere consapevoli che ognuno è artefice del proprio destino. Non serve piangersi addosso o prendersela con l'amministrazione di turno, uno perchè siamo sempre noi attraverso il voto che ci scegliamo chi ci amministra, due perchè il pianto non serve per cambiare: serve solo tanta buona volontà e soprattutto un grande amore per il nostro paese.

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