Quando scrissi il mio post #PeopleInAShot mai avrei pensato che talmente tanti “colleghi virtuali” avrebbero aderito all’iniziativa e si fossero messi in gioco per farmi e farci viaggiare attraverso le loro fotografie.
Invece ben in 16 hanno aderito con post bellissimi, molti dei quali spingono a riflessioni importanti.
E’ interessante vedere come ognuno, durante i propri viaggi, fa considerazioni su ciò che vede e, inconsciamente, matura la propria persona, modifica il proprio punto di vista, in una parola: cresce.
Il mio articolo su #PeopleInAShot descriveva una realtà distante da noi: la Thailandia, Paese che non rispecchia i classici canoni occidentali. Un #PeopleInAShot in un Paese asiatico od africano non è un gioco da ragazzi ma poco ci manca, nel senso che i volti che ci osservano o che osserviamo rispecchiano sentimenti e sensazioni decisamente distanti a quelle a cui siamo abituati e dunque diventa “semplice” trovare ispirazione.
Ed infatti ho letto tantissimi post legati a questi Paesi che mi hanno fatto sorridere, mi hanno fatto pensare e per i quali devo ringraziare gli autori. Ma i miei colleghi blogger sono riusciti anche a ridefinire ed ampliare il concetto di #PeopleInAShot: anche nei Paesi occidentali o comunque più “ricchi” (concetto di ricchezza legato al denaro, perchè se parlassimo di altri valori, sarebbero poveri) hanno trovato delle situazioni che gli hanno fatto provare forti emozioni.
E….voi avete letto tutti i loro articoli?
Se non l’aveste fatto, ci penso io a ri-elencarli tutti, buona lettura e se volete lasciate la vostra idea di #PeopleInAShot tra i loro commenti agli articoli, apprezzeranno!
Vi presento gli articoli del #PeopleInAShot 2016, per leggerli basta che clicchiate in corrispondenza del link del rispettivo blog.
- Sara di Bagaglio A Mano Rulez ci parla della sua giornata nel quartiere degli Hutong a Pechino, un quartiere molto povero, ricco di persone semplici che vivono quasi inconsapevoli del trambusto che fa ogni giorno il Mondo, ma vivono comunque felici. Bellissima la sua esperienza, fotografa per la prima volta un bambino già cresciutello, la mamma non aveva foto del figlio perchè non avevano mai avuto una macchina fotografica, una cosa impossibile da noi dove probabilmente un neonato dopo pochi secondi di vita ha già fatto una decina di selfie con il babbo e la mamma. Ecco la foto di Sara.
- Sara di Sara Esploratrice ci porta a Cuba e ci regala tante foto della vita quotidiana cubana, una realtà con un profondo cambiamento in atto e che si riflette anche in ciò che ci racconta Sara. Una delle sue foto ritrae un ragazzo con la carrozza il quale le racconta, desolato, di essere stato lasciato dalla propria ragazza la quale ha preferito un ragazzo con la macchina.
- Elisa di RomExperience Travel parla dell’isola di Lobos, un’isola poco distante da Fuerteventura. Il suo articolo e la sua foto ritraggono la vita quotidiana sull’isola, la genuinità di un pescatore che, incurante del trambusto estivo, continua a lavorare la propria merce nella più assoluta tranquillità.
- Elisa di TripVillage racconta ben tre #PeopleInAShot, uno legato alla Thailandia e nel quale mi ci riconosco molto avendo visto le medesime situazioni nel mio viaggio e due tra NY e Washington, mete che purtroppo non sono ancora riuscito a visitare. Nel suo articolo mostra la foto dei giovani monaci di Chiang Mai nel nord thailandese; pregano all’unisono in una riverenza che impressiona molto. Anche io avevo visto una situazione simile sempre nello stesso templio, ma in quell’occasione non stavano pregando, i giovani monaci stavano venendo interrogati dal proprio insegnante e mi soffermai almeno 5 minuti a guardarli. Di cosa parlano gli altri due scatti? Scopritelo nel suo blog….
- Martina di Martinaway solitamente preferisce scattare la foto ad un persona attraverso la propria mente, in effetti spesso un #PeopleInAShot è uno scatto rubato e non sempre è automatico il fatto che la persona fotografata ne sia contenta. Grande amante di New York ci ha regalato una foto che è un pieno contrasto con l’idea di metropoli; li dove tutti camminano con in una mano lo smartphone, nell’altra la 24ore, c’è ancora qualcuno che fa un lavoro antico: il lustrascarpe.
- Anna di Profumo di Follia vorrebbe diventare brava a fotografare i volti delle persone per catturare le loro espressioni, ama fotografare e con le sue foto ci ha portato in Piazza Navona a Roma fotografando una professione che tutti possono vedere, una professione che chissà quante fotografie avrà già catalizzato l’artista di strada e nella fattispecie dei pittori, dei disegnatori. Siete mai stati a Roma?
- Cristina de Il tuo posto nel mondo si ispira anch’essa agli artisti di strada, e se stavolta non è Roma cosa può essere….ma certo Parigi! Dai pittori ai musicisti ce n’è per tutti i gusti e Cristina nel suo post vi da’ la sua interpretazione.
- Francesca di Senza Zucchero Travel ritorna con un #PeopleInAShot in terra americana, più precisamente a Chigago. Il suo è un post degno di un romanzo, vi racconterà di quella mattina quando tutto d’un tratto è stata colpita dal comportamento di una persona ferma in mezzo alla strada…come mai? per che motivo Francesca avrà deciso di fare questa foto?
- Valentina di One Suitcase For Two ci porta in Giappone, un post dal sentore mistico che raffigura le credenze religiose giapponesi. Uno scatto che immortala due generazioni diverse, entrambe intente a pregare.
- Elena di Nata con la Valigia ci lascia in Giappone a cui “partecipa” per caso ad un matrimonio con rito shintoista, racconta di un’attenzione maniacale verso i dettagli e la sua foto lo evidenzia alla grande. Anche questo click è particolare perchè riassume una cultura molto particolare, silenzio e attenzione rigorosa da un lato, e pazzia dall’altro. Interessante il post di Elena, non perdetevelo.
- Ale di Ale & Vale è attratta da una bambina alle Mauritius che si diverte e ride da sola e soprattutto con poco, gioca con due bicchieri di plastica e la sabbia, non ha il gioco ultimo modello eppure ha un’espressione che trasmette serenità e felicità.
- Silvia di The Food Traveler da’ un interpretazione diversa a #PeopleInAShot, lei lo collega anche alla passione per una professione e per dei progetti che senza determinate persone andrebbero persi. Lo sguardo e l’espressione di queste persone trasudano della fatica fatta per portare avanti il proprio fine. Ma di che ideale sto parlando? Nel suo post potrete capire a chi si è ispirata.
- Cris di Baby You Can Drive My Carci porta in Africa, più precisamente in Congo, dove di #PeopleInAShot ce ne potrebbero essere a gogo, ma lei giustamente ci insegna che non sempre la nostra volontà di fare “click” può essere compresa e tante volte ci sono situazioni in cui è meglio fotografare con i propri occhi e tenersi quello scatto per sé…un articolo molto intenso che vi consiglio di leggere.
- Anche Flavia di Flo’ in Viaggio ci parla di Africa, terra di grandi emozioni con piccoli gesti, gesti come quello del bambino che la guarda da bordo strada ed abbozza un sorriso, lei ricambia e quel bimbo si riempie di gioia. Molto bella questa scena e molto bello anche il suo #PeopleInAShot.
- Daniela di L’orsa nel carro ha voluto dare una rappresentazione dei giorni nostri, e mi ha fatto sorridere perchè ha immortalato quello che ogni giorno è sotto i nostri occhi ma è pura normalità come ad esempio una nonnina intenta a districarsi su uno smartphone di nuova generazione…
Sono arrivato alla fine della carrellata dei #PeopleInAShot 2016, sono molto contento che tantissimi abbiano partecipato ed abbiano messo un po’ di loro all’interno di questi post.
Grazie ancora a tutti e se vi siete persi il mio articolo iniziale lo trovate QUI
Credits immagine ad inizio post: Floinviaggio.com