Ultimamente è esplosa la mania della coltivazione dei peperoncini. Da sempre amante del gusto piccante, non potevo certo rimanere indenne da questa nuova “moda piccante”, che mi vede impegnato già da due anni.
I peperoncini hanno due particolarità: sono belli da vedere, colorati e…buoni !
La loro coltivazione non è particolarmente impegnativa e sul web trovate di tutto di più: unica accortezza è evitare che prendano freddo, soprattutto in autunno. Una gelata improvvisa può uccidere i vostri amati peperoncini, pertanto meglio premunirsi di una serra in posizione riparata o, nei giorni più freddi, ospitare le piante direttamente in casa. La temperatura “limite” per la crescita è di 15°C, da garantire soprattutto nelle ore notturne (quando la pianta cresce).Gli habanero sono la mia varietà preferita perché hanno un sapore piccante ma con vago retrogusto “barbecue” e le piante sono veramente molto produttive, anche se maturano in tardo autunno.
Quando le vostre amate piantine trasformeranno i piccoli fiori bianchi in succulenti e rossi peperoncini, è arrivato il momento della raccolta: staccateli con delicatezza, ruotando il picciolo verde in senso orario senza rompere il ramo, evitando di toccarsi gli occhi o il viso.
Adesso tocca alla parte più “culinaria”: a seconda dei gusti e del coraggio, potete scegliere se mangiarveli freschi, magari a pezzi con del saporito pomodoro, oppure conservarli sotto sale, sotto olio o secchi. Non buttate i semi perché sono, insieme al piccolo pistillo, la parte più ricca di capsaicina del peperoncino.Personalmente procedo tagliandoli a fettine di circa 3-4 mm (Attenzione: non toccatevi per nessun motivo gli occhi o la faccia !!!) e disponendoli su di un piatto di ceramica che metterò sulla stufa per qualche giorno, fino a completa essiccazione. Ho anche sperimentato l’essiccazione sotto sale, per chi ama mangiare salato, e successivamente messi sotto olio per un uso più quotidiano (sono spettacolari nel sugo di pomodoro, sul pane arrostito o nel passato di verdure !). In questo caso potete anche aggiungerci dell’aglio essiccato, per creare un condimento saporitissimo per i vostri piatti.
Ricordatevi che prima di metterli sott’olio, per fare un ottimo “olio piccante” è opportuno seccarli, per evitare che ammuffiscano. Una volta secchi si conservano per mesi senza problemi e potete veramente passare un “inverno piccante” !
About Michele Pinassi
Nato a Siena nel 1978, dopo aver conseguito il diploma in "Elettronica e Telecomunicazioni" e la laurea in "Storia, Tradizione e Innovazione", attualmente è Responsabile del Sistema telefonico di Ateneo presso l'Università degli Studi di Siena. Utilizza quasi esclusivamente software libero. Dal 2006 si occupa di politica locale e alle amministrative del 2013 viene eletto Consigliere Comunale del Movimento Siena 5 Stelle.
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