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Per allegri il vero problema e' il ritorno di berlusconi in "cabina di comando"

Creato il 01 dicembre 2011 da Emozionecalcio
DOPO LA PARTITA/RECUPERO DI MERCOLEDI, SI E' CAPITO CHE IN QUESTO MOMENTO L'UNICA SQUADRA CHE PUO' DAR FASTIDIO AL MILAN NELLA LOTTA SCUDETTO E' LA JUVENTUS. E SOLO IL PENSIERO CHE I BIANCONERI POSSANO INTRALCIARE IL CAMMINO DEL MILAN, A BERLUSCONI PROPRIO NON VA GIU'. MAI COME IN QUESTO MOMENTO, IL PRESIDENTE ROSSONERO, E' ALLA RICERCA DI UN RITORNO D'IMMAGINE, ANCHE IN VISTA DEL DOPO GOVERNO MONTI, QUANDO CI SARA' LA POSSIBILITA' DEL RIENTRO DA PROTAGONISTA NELLA SCENA POLITICA. E QUALE OCCASIONE MIGLIORE DI QUELLA DI TORNARE ALLA GRANDE NEL MONDO DEL CALCIO PER RECUPERARE (COME DEL RESTO HA FATTO IN PASSATO) QUELL' IMMAGINE DI VINCENTE CHE ORMAI AGLI OCCHI DEI PIU' HA SMARRITO?
CAPITOLO ALLEGRI:
IL VERO PROBLEMA PER ALLEGRI NON SARA' QUELLO CERCARE DI RIVINCERE LO SCUDETTO, A QUELLO CI STA PENSANDO IBRAHIMOVIC, MA I GRATTACAPI ARRIVERANNO PROPRIO DAL RITORNO IN "PRIMA PERSONA" (NON CHE NON LO FOSSE PRIMA, VISTO IL RIPIANARE DEI DEFICIT DEGLI ULTIMI ANNI) DI BERLUSCONI.IL PRESIDENTE ROSSONERO, E' STUFO DELLA PRESENZA DI ALLEGRI AL MILAN, E CONSIDERANDO IL PERSONAGGIO C'E' DA CREDERGLI PROFONDAMENTE. GUARDIOLA E' IL SOGNO MA E' DESTINATO A RIMANERE TALE ANCHE SE UN TENTATIVO COMUNQUE VERRA' FATTO.
ALLEGRI HA RIPORTATO LO SCUDETTO AL MILAN DOPO SETTE LUNGHI ANNI, PREFERENDO GAMBA E DINAMISMO ALLA TECNICA E SOSTITUENDO LA FILOSOFIA BERLUSCONIANA "DEL PADRONI DEL GIUOCO PADRONI DEL CAMPO" CON QUELLA DELLA "CORSA E COMPATTEZZA".E NON VI E' DUBBIO CHE BERLUSCONI, PUR ESSENDO DISTRATTO PERCHE' IMPEGNATO NELLA POLITICA, HA DOVUTO MAL SOPPORTARE QUESTA RIVOLUZIONE, COME ANCHE LE SCELTE COME QUELLA CHE HA PORTATO ALL' ESCLUSIONE DI INZAGHI DALLA CHAMPION'S, A STARE IN TRIBUNA CONTRO IL CHIEVO, A RISCALDARE LA PANCHINA NEL PAREGGIO DI FIRENZE, ED ALLA PANCHINA DI PATO CONTRO IL GRANDE BARCELLONA (QUEST' ULTIMA SCELTA CONDIVISIBILE). ANCHE PER QUESTO A FINE STAGIONE ALLEGRI NON SARA' PIU' L'ALLENATORE DEL MILAN, CON O SENZA SCUDETTO.
I CAPRICCI:A BERLUSCONI NON VA DETTO MAI "PRENDIAMO UN TERZINO, UN DIFENSORE O UN CENTROCAMPISTA" LUI VUOLE SOLO QUELLI CHE SANNO "GIUOCARE", POI A METTERLI IN CAMPO IL PROBLEMA E' DELL' ALLENATORE. I GRATTACAPI DI CAPELLO CON SAVICEVIC E BAGGIO E QUELLO DI ANCELOTTI CON RONALDINHO E KAKA', SONO LI A DIMOSTRARLO.
I CAPRICCI LI CONOSCIAMO, COMPRO' RIVALDO FREGANDONESE ALTAMENTE DEL FATTO CHE IN ROSA CI FOSSERO GIA' SEEDORF, RUI COSTA E PIRLO. VOLLE IL RITORNO DI SCHEVCHENKO, SENZA PORSI LA DOMANDA SE SERVISSE O MENO. COSI COME PER VIERI, EMERSON E RONALDO (QUELLO VERO).
MERCATO:HA SAPUTO CHE TEVEZ E' SUL MERCATO, MA COSTA TANTO, TANTISSIMO (QUARANTA MILIONI DI EURO) E VISTI I TEMPI, NON SI PUO' PENSARE AD UN ACQUISTO DI TALE SPESSORE.
HA VOGLIA DI RIVINCERE LA CHAMPION'S MA SONO PASSATI I TEMPI, QUANDO PER LA PANCHINA DEL MILAN COMPRAVA PAPIN PALLONE D'ORO. OGGI IL MERCATO, COSI COME IL CALCIO, E' CAMBIATO E SARA' COSTRETTO AD ADEGUARSI.

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