Questo almeno è quanto ci auguriamo come Freedom Flotilla Italia e per questo abbiamo scritto ai parlamentari ricordando loro che l’Italia è firmataria della Carta delle Nazioni Unite, delle Convenzioni di Ginevra sul diritto internazionale umanitario, dei Patti internazionali sui diritti umani e, inoltre, che la Corte Internazionale di Giustizia, ha affermato, già nel Parere del 9 luglio 2004, il dovere di tutti gli Stati a imporre a Israele, fra l’altro, il rispetto degli obblighi che gli incombono ai sensi del diritto internazionale umanitario.
Firme che richiederebbero un agire preciso a tutela degli attivisti che stanno operando nella più totale legalità per interrompere l’assedio di Gaza.
Sul nostro tavolo sono arrivati tanti plichi, ognuno con le lettere ai familiari da leggersi dopo un’eventuale morte violenta in mare. E’ la prospettiva che in questi momenti stanno affrontando i passeggeri delle navi della FF2 dirette a Gaza. Sul nostro tavolo se ne sono accumulate una decina, segno evidente di coraggio consapevole e di legittima paura.