Per chi Pasqua e per chi no
Fede è sustanzia di cose sperate ed argomento delle non parventi: e questa pare a me sua quidditate. Dante, Paradiso, XXIV, 64-66
Secondo studi recenti , l'ateismo è la terza religione nel mondo; dopo i cristiani -2.2 miliardi, i musulmani -1.6 miliardi, i non credenti si attestano su 1.1 miliardi; secondo me, sono molto più numerosi.
Io credo, però, che l'ateismo duro, puro, profondo e convinto sia più sulla bocca che non nel cuore di chi tale si dichiara e si vanta d'essere. Chi nega Dio e la Fede, li ha spesso sostituiti con altre divinità: sesso, droga e rock'n'roll, denaro, successo, oggetti preziosi e di lusso, crapule e gozzoviglie. È molto più difficile non credere che credere in Dio, i veri atei sono merce rara.
Concludo questo post, dedicato all'articolo di Franco Bifani, con queste due perle.
La prima è una strofa di una poesia che ha come titolo "I due volti", la seconda è un aforisma, una briciola, come amava ritenerla l'autore che poi, in entrambi in casi, non è altri che l'amato nostro concittadino don Lino Cassi.
Investigare
sul senso della vita
è il primo senso della vita.
"Interrogare" è il nostro destino.
Mai placato tormento
l'insopprimibile domanda:
"Vita o Morte?
Qual è il nostro approdo?"
"Solo morendo sapremo"
"Ignorare, dunque, è la risposta ?"
Dice l'uomo tecnico:
"Datemi un punto fermo e solleverò il mondo intero !"
Dice l'uomo spirituale:
"Mi affido allo Spirito,e sarò sollevato
con il mondo intero !"