Per cosa le paghiamo le tasse?

Da Ruuuz
leggendo questo articolo:
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/primiPiani/2012/05/protezione-civile-con-la-riforma-lo-stato-non-risarcira-piu-per-le-calamita-naturali.html
praticamente lo stato che come unico mandato deve chiudere il bilancio in pareggio, si lava le mani da quello che accade sul proprio territorio, lasciando ai privati la tutela dei propri beni. In buona sostanza ho ti fai un'assicurazione privata o sono affari tuoi.
Al di là della domanda che intitola questo post, voglio lasciare nell'etere un'altra riflessione: la radicalizzazione del concetto è monodirezionale? solo lo stato può non svolgere i suoi doveri di stato pur continuando a riscuote un sacco di denaro?
Se lo stato (che sono anche io in quanto italiano e in quanto contribuente) può disinteressarsi del territorio, penso che posso anch'io disinteressarmi dello stato che non mi tutela, quindi smetto di pagare le tasse mi dai tutto il lordo in busta paga e ci penso da solo a tutelarmi.
P.S. questo è il primo ma significativo effetto del "patto fiscale" tra stati stipulato qualche mese fa in sede europea, ovvero l'impossibilità degli stati di chiudere in passivo (aggiunto al fatto di non poter emettere moneta) per non aumentare il debito. Lo stesso effetto si estenderà piano piano su sanità e istruzione lasciando tutto in mano ai privati con la conseguenza inevitabile che solo chi può permetterselo potrà usufruire di servizi come sanità e istruzione.
Per chi fosse incuriosito di questo argomento e volesse fare un salto nel futuro, vi consiglio di fare un bel viaggio in sud america (in particolare in Argentina) dove tutto questo è realtà (per quanto riguarda la sanità in particolar modo) grazie al regime militare di qualche decennio fa legato mani e piedi ai finanzieri di wall street, noi siamo più fini e li chiamiamo "tecnici".

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