“Tu osi…”
“Sì, io oso” continuò Harry “Io so cose che tu non sai, Tom Riddle. Io so molte cose importanti che tu non sai. Vuoi sentirne qualcuna, prima di commettere un altro grosso errore?
Voldemort non parlò ma continuò a muoversi in cerchio, e Harry seppe di averlo ipnotizzato, per il momento pendeva dalle sue labbra, trattenuto dalla vaghissima possibilità che Harry conoscesse davvero un ultimo segreto.
“E’ di nuovo l’amore?” ringhiò Voldemort, il volto da serpente contorto in una smorfia di scherno. ” La soluzione preferita di Silente, l’amore, che a sentir lui vince la morte…”
Harry Potter e i doni della morte J.K.Rowlings
No, non è di nuovo l’amore. No, non è solo l’amore.
E’ la gratitudine.
Ogni volta che ci fermiamo e rendiamo grazie alle piccole cose che animano la nostra vita, il battito di ciglia, il respiro lento, un fiore, il vento, le persone che ci vogliono bene, un momento di riposo, un libro, piccoli attimi di esistenze felici, il nostro cuore si svuota dall’ego e si predispone all’abbondanza.
Ho corso veloce, amore mio, mi fermo qui, al riparo del sole, nel bosco di mimose e viole, distendo le gambe e con lo sguardo ti aspetto, dolcemente. So che non tarderai, ogni cammino ha i suoi precipizi, ma non cadrai e quando arriverai, sarò grata per il tuo arrivo e per il dono delle nostre esistenze.
Chiara