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Per cuffaro i cannoli, per lombardo la cassata!!!

Creato il 06 novembre 2010 da Terrasiniblog @TerrasiniBlog

PER CUFFARO I CANNOLI, PER LOMBARDO LA CASSATA!!!Sembra che le accuse dei magistrati nei confronti del Presidente della Regione Sicilia, siano comprovate dalle carte dell’inchiesta che ha portato all’arresto, nei giorni scorsi, di politici ed imprenditori. Rapporti con soggetti di sicura caratura criminale, non occasionali né marginali ma diretti e continuativi, grazie ai quali Lombardo poteva avvalersi del costante e consistente appoggio elettorale della mafia. Sembra che a conferma delle accuse ci siano delle intercettazioni che dimostrano il legame di collaborazione tra l’attuale presidente della Regione ed il fratello Angelo, con Rosario Di Dio, un esponente di primissimo piano della famiglia Santapaola. Secondo la ricostruzione dei magistrati, Lombardo dopo aver avuto aiuti, anche economici, durante la campagna elettorale, avrebbe chiuso la porta ai suoi amici mafiosi, che naturalmente ci sono rimasti male e gli hanno rifiutato collaborazioni successive. Da un’intercettazione del 26 maggio 2009 il boss Salvo Di Dio parla con un suo collaboratore dicendo di aver rifiutato la richiesta di voti da parte di un politico di Lombardo, sottolineando che quando aveva bisogno, Raffaele andava a casa sua in piena notte a chiedere aiuto, una volta eletto però, era introvabile, quindi non era più disposto ad aiutare uno così poco riconoscente come Lombardo. Da altre intercettazioni sembra che i mafiosi abbiano sostenuto anche economicamente la campagna elettorale per la presidenza della Regione, con i soldi estorti per un centro commerciale “Il Pigno” che allora era in costruzione a Catania. Da altri colloqui telefonici sembra che esponenti della famiglia Santapaola, parlando tra di loro, sottolineavano che dopo le elezioni era impossibile parlare con Raffaele Lombardo, “con Angelo ancora ancora”, dicevano i boss, ma con Raffaele è impossibile. Secondo le accuse, dopo l’elezione di Lombardo alla presidenza della Regione il referente politico dell’organizzazione criminale Santapaola sarebbe diventato il fratello del presidente, Angelo. Le acquisizioni investigative operate nel corso dell’indagine dimostrano che la decisione di Lombardo di inserire magistrati in giunta, era, frutto di una strategia che mirava a disegnare la figura del nuovo presidente della Regione come di un politico che, voleva combattere la mafia tanto da inserire nella giunta regionale, per la prima volta nella storia del parlamento siciliano, due magistrati, Massimo Russo e Giovanni Ilarda. Accuse indubbiamente compromettenti nei confronti del Presidente della Regione, ma che in questo momento sono, soltanto presunte, certo è che se venissero confermate potrebbero causare un altro cataclisma politico.


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