“Tutto il mondo è paese: la strada d’oro del riciclaggio, tre storie da Sabaudia al Sud America passando per il terremoto dell’Aquila”.
E’ una domenica pomeriggio diversa, quella proposta dal presidio di Libera “Giancarlo Siani” di Sabaudia, un invito rivolto a tutti per parlare attraverso tre racconti, del territorio anche partendo da esperienze che vengono da lontano e che poi riportano in Italia, nella nostra regione, in provincia di Latina e a Sabaudia.“Tutto il mondo è paese”, un detto ma anche una verità soprattutto se si affronta la tematica del riciclaggio del denaro sporco e di come la mafie piazzino i loro investimenti in una sorta di Risiko. All’incontro che si terrà domenica 29 gennaio 2012 a partire dalle 16.30 presso il salone parrocchiale della Santissima Annunziata a Sabaudia parteciperanno dei relatori d’eccezione.Si comincerà con la testimonianza del coordinatore provinciale di Legambiente Marco Omizzolo, in anticipazione del dossier di Legambiente sui rifiuti ed in modo particolare sulla discarica di Borgo Montello. Un impegno che va avanti da anni quello di Omizzolo, come pure del Circolo Larus, una lente di ingrandimento sugli investimenti che vengono fatti a Sabaudia.Seguirà il racconto del giornalista Angelo Venti autore di importanti inchieste sul terremoto dell’Aquila nonché del dossier sugli investimenti da parte delle mafie nel post ricostruzione. Conosciuto anche per la sua partecipazione nel film Draquila di Sabina Guzzanti, Angelo Venti traccerà una linea che dall’Aquila porterà anche a Sabaudia.L’incontro si concluderà con la testimonianza di don Tonio Dell'Olio, membro dell'ufficio di presidenza e responsabile del settore internazionale di Libera.È direttore della rivista Caposud. In passato è stato coordinatore nazionale (1993 - 2005) e membro del consiglio nazionale (1993 - 2009) di Pax Christi movimento cattolico internazionale per la pace. Attualmente è membro dei direttivi del CIPAX (Centro Interconfessionale per la pace) e della Tavola della pace. Racconti di narcos e di storie geograficamente lontane quelle di don Tonio ma anche di come le mafie, all’estero organizzino i traffici per l’Italia. Una figura importante quella di don Tonio, una sorta di ponte con altre culture. Ha coordinato, tra le altre, la mobilitazione per la difesa della legge 185/90 per il controllo del commercio delle armi, è stato portavoce della Campagna per la pace in Sudan, ha promosso la Rete Disarmo e tra i promotori della Campagna Italiana contro le Mine. Ha organizzato incontri e momenti di dialogo tra rappresentanti di diverse tradizioni religiose come contributo delle fedi alla costruzione della pace, fra cui il forum “Il cammino di liberazione delle fedi del Mediterraneo” tenutosi a Bari nel dicembre 2005. Ha contribuito all'organizzazione di molte mobilitazioni in difesa dei diritti umani, contro la guerra e per il disarmo. Come membro della Tavola della Pace, ha contribuito a organizzare le edizioni dell'Assemblea dell'ONU dei popoli.Inoltre, don Tonio è stato cappellano del carcere di massima sicurezza di Trani e in quel contesto ha approfondito sul campo le dinamiche legate alla cultura delinquenziale e alle grandi famiglie criminali. Ha operato in quartieri segnati da degrado e marginalità come i Quartieri Spagnoli di Napoli, dedicandosi ai minori e al recupero dei tossicodipendenti, anche attraverso la fondazione del Centro Giovanile Metropòlis a Bisceglie. Il pomeriggio si concluderà con un aperitivo realizzato con i prodotti di Libera Terra dalle terre confiscate alle mafie.L’ingresso è libero e aperto a tutti.