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Per Emila Sirakova: un testo un po' così

Creato il 04 aprile 2013 da Roberto Milani

Per Emila Sirakova: un testo un po' così

Emila Sirakova - Photo by Marco Besana


Questo testo l'ho scritto qualche mese fa, per Emila Sirakova. E' rimasto lì, fermo a decantare. Non mi ha mai convinto. Forse perchè è troppo difficile tradurre in parole ciò che provo davanti alla sua arte... 
Nota importante, è la prima stesura non l'ho mai "toccato" e così lo posto... 
Per Emila Sirakova: un testo un po' così

Ascolto alt-J e penso... Penso che l'arte e nello specifico la pittura, non sia solo questione di idee, tecnica, pensiero, ma solo magia.  Sì, esiste una magia nell'arte che ha del miralocoso. 
Mi spiego: io posso esprimermi, come ora, scrivendo, a volte parlando, altre gesticolando. Ci sono volte che parlo e gesticolo contemporaneamente, come la maggior parte degli esseri umani. Oppure, posso utilizzare la mimica del corpo e dell'espressione. E altri cento modi. Poi ci sono gli attori che recitano, i cantanti che cantano, i poeti che declinano e tanti altri... ma i pittori? I pittori, quando sono artisti, rendono magico ogni loro gesto, creazione o semplice idea. 
Fra questi, ho conosciuto una Artista - vi prego, notate la maiuscola come segno di rispetto - che riesce a trasferire questo concetto con straordinaria efficacia: Emila Sirakova.
Avete mai provato ad accarezzare un opera di Emila Sirakowa? Fatelo!  Fatelo appena vi sarà possibile. Non soffermatevi a leggere l'opera, non cercate cose che difficilmente riuscirete a comprendere.  Ammiratene la bellezza, la composizione, la poetica, e trattenete il fiato.  Siete davanti all'Arte!  Ma non fermatevi, fate ciò che l'istinto comanda: toccatela.  Sì toccatela, sfioratela. Grazie al suo fare arte, se passerete la vostra mano sulla superficie dipinta, apparira un'altra immagine, un'altra opera. 
Ancora un particolare e poi un altro, e ancora uno.  Fino ad allora rimasto celato ai vostri occhi.  E solo voi, te, con il singolo gesto, al pari di una carezza, lo hai svelato.
Sono corpi, danze, evoluzioni, torsioni. Sono immagini che vengono dall'intimo. Un'intimità svelata: a volte spigolosa, altre fragile, ma sempre vera. Vera come solo i sogni e le apparizioni lo sanno essere. 
E' questa l'arte di Emila, un arte che viene dal passato, un passato ormai talmente tanto lontano che è quasi dimenticato.  Passato a tal punto che riscoprirlo sembra una tale novità che alcuni si sentono obbligati di gridare al contemporaneo. Ma la belleza può mai essere stata altro? La belleza oltre ad essere anti-democratica è sempre stata contemporanea. Emila lo sa. 
Un po' di tempo, in occasione della sua "prima" milanese, scrissi a proposito della sua arte:
"La qualità non è messa in discussione. L'efficacia del gesto, in questo caso, non è solo teoria. La bellezza è assoluta protagonista. Così potrei riassumere la personale di Emila Sirakova che si accinge a vivere e condividere l'emozione di una "prima". La sua prima personale milanese, in una nuova Galleria, sotto la guida preziosa di Emanuele Beluffi.  Tratto deciso e femminile per una serie di disegni di rara qualità. Per lei, la Sirakova, che naviga a vista nelle acque dell'arte contemporanea, spaziando dalla performance alla pièce teatrale, dal costume di scena al lavoro a quattro mani con Giovanni Piazzalunga, un passo decisivo: mostrare una sorta di rinascimento-avanguardistico, dove la riscoperta del segno sta alla base di tutto. Lei ora è pronta e voi?" Ed in effetti lo era pronta. Ora ancora di più!  A volte è misteriosa, altre volte esplicita. sempre toccante. Io questa la chiamo magia. La magia dell'innocenza, della fiaba, della sensualità, della femminilità. La magia della storia, del sapere, dello scoprire... la magia di un momento... come una nota, una melodia... alt-J continua a suonare...
Per Emila Sirakova: un testo un po' così

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