Per favore state zitti!

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Domenica 12 settembre. Giornata di sole. Ancora turisti. Siamo nella terza stagione, quella tanto auspicata dagli albergatori, ristoratori e commercianti. Mercatino in piazza. Si girula tra le bancarelle. Un gruppo di veneziani chiede dove si può pranzare. Io mi chiedo dove posso prendere un caffé. Dei cinque bar che si affacciano sulla piazza solo due sono aperti, la scelta è quasi obbligata: vado dove c’è il sole. Il Café du Centre si è dimenticato i quattro geraniucci dalle fioriere (in genere li porta via). Più in là le grucce abbandonate del Geko paiono patiboli in attesa del boia, ma il bar apre solo il pomeriggio tardi. I fiori del bar Duc invitano, ma le saracinesche abbassate sono inequivocabili. Chiuso! Domenica di settembre che triste che fa! Eppure sono proprio loro: i gestori a lamentarsi di continuo, a tempestare l’amministrazione affinché organizzi manifestazioni, iniziative spesso demenziali, per far della città un luogo di turismo e non un dormitorio! Che chiedono deroghe, che fanno mutare le leggi in loro favore perché di turismo i poveretti campano. Beh, che lor signori se ne stiano zitti! Si cucino la bocca e imparino finalmente a fare il loro mestiere che non esclude l’innaffiamento delle piante e la loro eventuale sostituzione!