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Per Feingold urge mettere l'alt agli uomini delle Fdlr ruandesi nella Rep.dem.del Congo

Creato il 25 febbraio 2015 da Marianna06

 

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Mettere fine alla minaccia rappresentata dai ribelli delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr), attivi nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Questa, secondo Russ Feingold, inviato speciale uscente degli Stati Uniti per la regione dei Grandi Laghi, è una necessità urgente a cui non devono rispondere soltanto le autorità di Kinshasa.

“Fare tutto il possibile per far terminare la minaccia di questo gruppo e portare in giudizio i suoi capi è un obbligo per il governo della Rdc, per la regione, per i paesi africani, il Consiglio di sicurezza dell’Onu e i donatori”, ha sostenuto Feingold in un discorso pronunciato davanti all’U.S. Institute of Peace (Usip): si tratta del suo ultimo intervento ufficiale in qualità di inviato Usa, poiché lo scorso fine settimana ha rassegnato le dimissioni. “Abbiamo interesse – ha inoltre sostenuto il diplomatico – a che gli autori di crimini di guerra, contro l’umanità e atti di genocidio” ne rendano conto. Di qui la richiesta di arrestare l’attuale leader delle Fdlr (accusate di aver giocato un ruolo nel genocidio ruandese del 1994), Sylvestre Mudacumura.

La presa di posizione di Feingold è arrivata proprio nel giorno il cui l’esercito congolese ha iniziato le operazioni militari contro le Fdlr: l’offensiva, tuttavia, non è sostenuta dalle forze della missione Onu nel paese (Monusco), che chiede la rimozione di due generali alla guida delle operazioni, accusati di gravi violazioni dei diritti umani.

Feingold, 61 anni, era stato nominato inviato speciale per la regione dei Grandi Laghi dal segretario di Stato Usa John Kerry a luglio 2013.  (Fonte MISNA)

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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