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Per forza di cose: ordini professionali

Creato il 03 gennaio 2012 da Agnese Vardanega

La mobilità dei giovani fra i paesi dell’UE e non solo finirà per cambiare le cose, che lo si voglia o meno. Si consideri ad esempio la sentenza della Cassazione che stabilisce che:

L’ordine degli avvocati non può negare l’iscrizione all’albo riservato agli avvocati comunitari stabiliti in Italia, al legale italiano che si è laureato in Spagna e poi torna a lavorare in patria (via Leggioggi.it: Abogado, olè!).

La prova attitudinale prevista dalle direttive Ue va considerata alternativa al tirocinio, e dunque gli avvocati (spagnoli) dovranno solo esercitare per tre anni - da avvocati e non da tirocinanti –  presso uno studio italiano per poter essere integrati a tutti gli effetti.

 


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