Spinti dal Grand Prix conquistato al Festival di Cannes abbiamo voluto visionare il film Reality di Garrone. Non c’era mai successo ma avremmo voluto uscire dalla sala dell’Eurcine di Roma dopo trenta minuti. Ma veniamo al critica positiva (che consideriamo certamente molto) scritta da F.G. Per COMING SUN.it . CRITICA:
Non è un film sul Grande Fratello né sulla televisione berlusconiana, quello di Matteo Garrone, premiato a Cannes 2012 con il Grand Prix; è un film che coglie lo spirito dei tempi, le sue follie, le sue contraddizioni, i suoi cortocircuti. E lo fa omaggiando e reinterpretando il patrimonio culturale cinematografico italiano: dalla commedia all’italiana a Fellini, da Ferreri a De Sica, da Bellocchio al neorealismo. (f.g.)
La NOSTRA CRITICA: nulla a che vedere con la commedia all’italiana di Fellini, di Ferreri, di De Sica, di Bellocchio e del neorealismo senza dimenticare Mario Monicelli. Ecco proprio Monicelli avrebbe superato senz’altro gli ostacoli professionali. Si tratta di un “protorealismo” che dà piombo alla trama del film. Le pause dei contenuti sono troppo pesanti. Il patrimonio cinematografico italiano è una colonna portante del cinema nel Mondo anche senza Reality. L’immagine poi che si dà della città di Napoli nel circuito internazionale ci sembra fuorviante. Ma siamo buoni. Aniello Arena, il protagonista, ha salvato il film: grandissima interpretazione – un Roberto De Niro nazionale.
Pierumberto Angeli
Foto da Wikimedia Commons
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Non è un film sul Grande Fratello né sulla televisione berlusconiana, quello di Matteo Garrone, premiato a Cannes 2012 con il Grand Prix; è un film che coglie lo spirito dei tempi, le sue follie, le sue contraddizioni, i suoi cortocircuti. E lo fa omaggiando e reinterpretando il patrimonio culturale cinematografico italiano: dalla commedia all’italiana a Fellini, da Ferreri a De Sica, da Bellocchio al neorealismo. (f.g.)
La NOSTRA CRITICA: nulla a che vedere con la commedia all’italiana di Fellini, di Ferreri, di De Sica, di Bellocchio e del neorealismo senza dimenticare Mario Monicelli. Ecco proprio Monicelli avrebbe superato senz’altro gli ostacoli professionali. Si tratta di un “protorealismo” che dà piombo alla trama del film. Le pause dei contenuti sono troppo pesanti. Il patrimonio cinematografico italiano è una colonna portante del cinema nel Mondo anche senza Reality. L’immagine poi che si dà della città di Napoli nel circuito internazionale ci sembra fuorviante. Ma siamo buoni. Aniello Arena, il protagonista, ha salvato il film: grandissima interpretazione – un Roberto De Niro nazionale.
Pierumberto Angeli