Magazine Informazione regionale

Per il flower show e il city vintage 2014 non ci sono quei segnali del cambiamento atteso.

Creato il 08 settembre 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Eccoci a dover parlare del Flower Show, questo in occasione della prossima edizione autunnale.

L’Amministrazione comunale, sembra ignorare le tante  polemiche, già suscitate nelle  precedenti edizioni, consentendo anche per la prossima, lo svolgimento nei Giardini del Frontone.

Per quanto siano lodevoli queste iniziative fieristiche, localizzarle in pubblici giardini che dovrebbero rimanere sempre aperti e di libero accesso per tutti, anche se non interessati alla manifestazione, questo non avviene per alcune iniziative di carattere strettamente commerciale, il cui  beneficio è prevalentemente a favore di privati cittadini.

Per diverse giornate i Giardini del Frontone saranno preclusi ai residenti del Borgo Bello, che abitualmente li frequentano nelle ore di svago, come per portare i propri Amici a 4 Zampe socializzare fra loro, se non pagando un biglietto d’ingresso, del costo non indifferente, agli organizzatori  dell’evento privati cittadini.

Guarda caso, prendendo l’esempio dall’intraprendente organizzatrice del Flower Show, da quest’anno, durante questo fine settimana, anche l’altra manifestazione, il City Vintage 2014, che fin qui era stata sempre a ingresso gratuito, i visitatori dovranno pagare  un biglietto d’ingresso, più modesto è vero, ma che comunque non si giustifica,  come scelta e procedura autorizzata dall’Amministrazione comunale, trattandosi di una sottrazione del bene pubblico, se anche per poche giornate, al libero godimento di tutti i Cittadini.

E’ opportuno precisare, che per queste manifestazioni fieristiche, gli espositori partecipanti, devono pagare (come ovvio che sia) una tassa per l’occupazione del suolo pubblico, oltre che un successivo contributo a favore dell’organizzazione degli eventi.  Non si comprende pertanto,  perché si deve chiedere anche il pagamento per l’ingresso ai visitatori,  che comunque,  sono generalmente potenziali acquirenti della merce esposta.

Se questa è una normale e lecita procedura amministrativa, di privare i cittadini del libero godimento di uno spazio pubblico, ciò dovrebbe imporsi anche per il Mercatino dell’antiquariato che si tiene ogni fine mese nel centro cittadino.  Forse il Comune stesso,  potrebbe chiudere le vie di accesso e chiedere un pedaggio, a Suo favore,  ai numerosi visitatori e acquirenti, così potrebbe trarne direttamente utile vantaggio per le sue disastrate finanze, piuttosto che favorire solo alcuni privati cittadini.

Certo,  da questa nuova Amministrazione non ci aspettavamo la prosecuzione di logiche mercantili, già adottate dalla precedente a dispregio degli interessi generali e della pubblica opinione.

Forse è soltanto una svista da parte degli attuali responsabili di Palazzo dei Priori, che bene faranno a valutare più attentamente, le regole da applicare  per gli eventi futuri.

 la Voce di Radio Scarpa libera      



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog