Rileggere un libro fa bene, anche se se ne conoscono già la trama e il finale. In fondo, quanti di noi hanno rivisto un film? Forse tutti. Il bello della rilettura è trascorrere ore di piacevole lettura. Insomma: i libri si rileggono? Due opzioniA: Sicuramente si può rileggere, e non mi sembra affatto un spreco di tempo nemmeno guardare un tramonto due volte lo è. I libri non sono mai gli stessi, se io, come persona, sono cambiato, anche il libro che rileggo lo sarà, dunque è come leggere tutte le volte una cosa diversa.B: Alcuni, sì, si possono rileggere, ma forse si ruba tempo all’esplorazione. Per me si rileggono quei libri a cui ci si è appassionati dopo aver visionato il film
Nel mio caso, per il GDL il mese di Marzo ha avuto la variante di leggere un proprio libro ed io ho "rispolverato" un romanzo che ho gustato poco a poco dopo aver visto il film: ALTA FEDELTA’ di Nick Hornby il cui titolo originale è High Fidelity- First published by Victor Gollancz, London, 1996 (traduzione di Laura Noulian).
Questo romanzo è diviso in due parti: “Una volta”, top five delle più memorabili fregature sentimentali vissute da Rob (a partire dall’adolescenza, ovviamente), e “Adesso…”, in cui si narrano le vicende di Rob e Laura a partire dall’addio di lei. Nella prima parte, cinque capitoli relativi a ciascuna delle delusioni amorose, il protagonista racconta la sua educazione sentimentale: segnata, sin dal principio, dall’incomprensione e dall’abbandono.
IO HO LETTO QUESTA EDIZIONE
Si va dal grottesco al paradossale fino alla frustrazione all'autodistruzione che lo porta a lavorare in un negozio di dischi di musica pop:“Le persone più infelici che conosco, in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e la musica pop è stata la causa della loro infelicità, ma sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie”.Rob è l’uomo medio, belloccio senza essere particolarmente seducente, poche virtù ma nessun vizio e in tasca la sbiadita tessera del partito laburista.Nella seconda parte ecco LA VITA NEL “CHAMPIONSHIP VINYL” atmosfera, ormai leggendaria, della quotidianità “sospesa nel pop” di Rob.
POSTER
“Il mio negozio si chiama Championship Vinyl.
Vendo dischi di musica punk, blues, soul e R&B, un po’ di ska, qualcosina delle Antille, alcuni pop degli anni Sessanta – tutto per il serio collezionista di dischi, come dice la scritta, ironicamente all’antica, sulla vetrina. Stiamo in una tranquilla strada di Halloway".
UN' ALTRA EDIZIONE
E' stata la prima volta per me con il libro di questo autore, piacevole sia per il suo contenuto (anch’io sono appassionata di musica) sia per lo stile in cui è scritto. Mi ha aiutato a riflettere sul senso della vita e in alcune situazioni dell’adolescenza di Rob mi sono ritrovata e tutto questo ha reso piacevole la lettura del libro ed infine mi è piaciuta l’autoironia di Rob