Per Salvatore Parolisi ci sarà il processo con rito immediato. Si comincia il 27 febbraio. lLa battaglia processuale sarà molto combattuta intorno alle prove scientifiche. A questo proposito il genetista Emiliano Giardina, nominato perito dall difesa di Parolisi, ha parlato al Giornale di Puglia. Ha parlato di “mancanza di Dna” e cioè: «Allo stato attuale si deve registrare l’assenza di Dna rilevati sulla scena del crimine utili ai fini dell’indagine ma si deve anche sottolineare l’assenza di dna e tracce ematiche sia a casa di Parolisi, sia nella macchina sia sui vestiti, le scarpe e tutto quanto indossato da Salvatore il 18 aprile”. In pratica, dice l’esperto, emerge la mancanza di tracce, «e questo», dice il genetista, «è la cosa che risulta più difficile da spiegare». Giardina parla poi di «Indagini ed esami condotti accuratamente ma con alcune enormi lacune: come quella dei vari dna maschili e femminili trovati sotto le unghie di Melania. Non sono stati analizzati e non è stato, per scelta, deciso di individuare a chi appartengano. Su alcuni capelli, che hanno la radice, è stata fatta l’analisi che consente di identificare il dna.
I risultati affermano che tre capelli hanno il dna di Melania, un capello ha un profilo genetico maschile ignoto. Poi sono stati trovati capelli su alcuni fazzoletti, vicino alla scena del crimine che hanno un dna femminile ignoto. Ma questi sono probabilmente del tutto estranei alla vittima e all’omicidio”.
“Poi un altro capello è stato trovato sul gomito insieme ad una traccia biologica non meglio identificata di soggetto maschile ignoto che non appartiene né a Salvatore né ad altre persone che hanno fatto esami. E qui finiscono le analisi identificative, quelle che consentono appunto di avere certezza sui dati”.
“Sugli altri dna sono state condotte le indagini che consentono solo di dire di chi non è quel reperto: esattamente come accade per i gruppi sanguigni. E qui abbiamo che i capelli, senza radice, trovati sulla coppa destra del reggiseno di Melania sono compatibili con il profilo genetico di Salvatore”.
“Poi abbiamo il dna trovato sulle labbra che è di Parolisi ma non è possibile tecnicamente definire né se si tratta di dna della pelle o della saliva e né da quanto tempo è stato lasciato. Il dna subungueale è misto: della vittima e di un estraneo o dell’aggressore. E’ importante capire di chi sia. Non lasciamo nulla al caso e di intentato in questo delitto”.
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